Ikoné si sblocca, Montipò ipnotizza Biraghi e tiene in vita il Verona: Fiorentina avanti 1-0 al 45'
La Fiorentina chiude in vantaggio il primo tempo del Franchi contro l'Hellas Verona. Decide sino a questo momento il sinistro vincente di Jonathan Ikoné: Viola che ha avuto anche l'occasione di raddoppiare il punteggio con Biraghi, che dal dischetto si è però lasciato ipnotizzare da Montipò.
Le scelte dei due allenatori: Italiano sorprende tutti
Il rumore dell'esclusione di Jovic è fragoroso: l'ex Real si accomoda in panchina, sacrificato sull'altare di un tridente leggero che ha in Kouamé il suo terminale offensivo. Italiano schiera una mediana muscolare, affiancando ad Amrabat e Mandragora uno degli ex della sfida, Antonin Barak. Cioffi risponde con l'esordio da titolare di Hrustic e il ritorno in difesa di Gunter, che chiude il terzetto con Hien e Coppola. Sulla destra c'è Depaoli, preferito a Terracciano per fare le veci di Faraoni.
La sblocca subito Ikoné: Fiorentina avanti dopo 13'
La Fiorentina cerca l'effetto sorpresa e produce il primo affondo dopo soli quattro minuti: Sottil svernicia Depaoli e offre al centro per Kouamé, innescato in ultima battuta dall'uscita non perfetta di Montipò. Una deviazione fortuita che coglie di sorpresa anche l'ivoriano, che mastica la conclusione sul più bello. L'antifona è però chiara sin da subito: la squadra di Italiano alza immediatamente i giri del motore e sblocca il match dopo 13' con un grande assolo di Ikoné, che approfitta della marcatura larga di Coppola per convergere verso l'interno del campo e scoccare un radente dal confine dell'area che infilza Montipò, non ineccepibile nemmeno in questa circostanza.
Biraghi sbaglia un rigore e l'Hellas rialza la testa
Il Verona si ritrova subito alle corde e rischia il colpo del k.o. al 25', quando Rapuano assegna alla Viola un calcio di rigore in seguito ad una trattenuta evidente di Coppola ai danni di Kouamé. Sul dischetto si presenta Biraghi, che sceglie di incrociare il mancino: una soluzione non particolarmente angolata che consente a Montipò, abile ad indovinare l'angolo, di opporvisi. È la scintilla che serviva all'Hellas, che nelle fasi immediatamente successive rischia ancora su una doppia occasione griffata Venuti e Martinez Quarta, ma poi accarezza il pari con un mancino di Lasagna deviato provvidenzialmente in corner.