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Hellas Verona-Parma, le pagelle: Barak sugli scudi. Gervinho e Conti tra i peggiori

di Pietro Lazzerini
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

HELLAS VERONA

Silvestri 5,5: Chiama la palla in uscita bassa a Lovato che si fida e lascia passare Karamoh: rigore e 1-0 per il Verona. Successivamente resta a guardare senza dover compiere parate di rilievo.

Cetin 6: Torna titolare dopo un girone e lo fa disputando una prova sufficiente, senza infamia e senza lode.

Gunter 7: Fa a spallate con Cornelius e poi con Zirkzee, che non sono decisamente piccoli. Non perde un contrasto per tutta la gara, tra i migliori.

Lovato 6,5: Si dimostra un grande talento nonostante l'errore in condivisione con Silvestri dopo pochi minuti. La sicurezza negli interventi e la pulizia negli anticipi sono già un marchio di fabbrica.

Lazovic 6: Mette lo zampino nel gol di Dimarco con un bel cross dalla destra. Si spinge in avanti con continuità e cerca spesso il fondo.

Tameze 6,5: Solito motorino a centrocampo che non si ferma davanti a niente. Nella ripresa meno al centro del gioco ma comunque sempre presente e necessario per mantenere gli equilibri.

Ilic 6: Un po' in ombra rispetto ai compagni di reparto ma comunque garanzia di precisione nel palleggio. (Dal 93' Miguel Veloso s.v.).

Dimarco 7: Ufficialmente non segna perché il gol del pari viene assegnato a Grassi, ma è il migliore in campo per le sue continue discese sulla sinistra e anche per il cross del 2-1 perfetto sulla testa di Barak (Dall'83' Magnani s.v.).

Barak 7: Sempre nel vivo dell'azione e centro nevralgico del gioco offensivo del Verona. Segna il gol del 2-1 con una grande zuccata su corner. E' la marcatura numero 1000 in A per l'Hellas, dunque un gol storico oltre la vittoria.

Colley 5: Prende un colpo alla testa dopo pochi secondi che forse ne condiziona il rendimento visto che non entra mai in partita. Esce per un brutto infortunio al ginocchio. (Dal 50' Bessa 6,5: Torna dopo la "vacanza" in Brasile e gioca un buono spezzone di gara. Gli mancano un po' i tempi per trovare i nuovi compagni, ma può essere un rinforzo molto utile nella seconda parte di stagione).

Lasagna 6: Da lui ci si aspetta sempre gol e gioco. Nel primo tempo mette la zucca nell'azione del pareggio ma poi si nasconde troppo in area nonostante i tanti cross che arrivano da destra e sinistra. Nella ripresa tocca più palloni e cresce col passare dei minuti. Per svoltare, gli manca il gol.

Juric 7: Il Verona inizia male come contro l'Udinese, ma dopo il gol subito si sveglia e non si addormenta più. Soprattutto nella ripresa non rischia quasi niente e dimostra di valere la parte sinistra della classifica. Anche le scelte tra titolari e cambi risultano vincenti e non è un caso se questa squadra non stupisce più.

PARMA

Sepe 6 - Sul gol di Dimarco, poi tramutato in autorete di Grassi, può fare poco, mentre si supera sulla punizione quasi perfetta sempre dello stesso Dimarco.

Conti 5 -Primo tempo da incubo, saltato in lungo e in largo dallo scatenato Dimarco. Sbaglia il posizionamento in occasione del gol dell’Hellas, lasciando troppo libero l’esterno di Juric per calciare in porta. La ripresa non prosegue meglio, con l’incubo Dimarco sempre ben presente: serata da dimenticare. Dall'87 Man 6 - Pochissimo per incidere ma un bel cross per la testa di Zirkzee proprio nel recupero. Merita una chance.

Bani 6 -Buona lotta con Lasagna, dopo un esordio molto negativo contro il Bologna. Il centrale crociato gioca una gara attenta.

Osorio 5.5 -Gioca una buonissima gara per un’ora, dominando fisicamente e svettando su tutte le palle alte. Poi si perde Barak su corner, e l’Hellas sigla il sorpasso. Poco dopo si farà male, speriamo nulla di grave. Dal 69’ Pezzella 6 - Prova a spingere sulla sinistra ma ha poco tempo.

Gagliolo 6 - Tiene bene a bada Lazovic, che gli scappa in una sola occasione. Peccato che, da quell’occasione, parta il cross per il gol del pareggio. Per il resto gara diligente, senza rischi, passati o presi.

Kucka 6 -L’anima del Parma, inizia come al solito alla grande, avviando l’azione che porta al calcio di rigore guadagnato da Karamoh e segnandolo quel rigore. Capocannoniere del Parma, gli ultimi tre gol crociati portano la sua firma. Non è un caso.

Kurtic 5.5 - Da regista trova nuova linfa, seppur non sia il Kurtic a cui siamo abituati. Prova a mettere ordine al centrocampo del Parma e soprattutto ad inizio gara ci riesce: poi, con l’andare del match, paga la pressione maggiore dei mediani dell’Hellas.

Grassi 5 -Se in occasione dell’autogol è sfortunato a deviarla in rete, va anche detto che con un pizzico di lucidità in più avrebbe potuto notare che la conclusione di Dimarco non era nello specchio. Autorete a parte, la sua gara è piuttosto confusa: corre molto e lotta, ma commette anche qualche errore di troppo liberandosi del pallone, con rilanci affrettati o sbagliati e non dà il giusto apporto in fase difensiva a Conti, sempre solo contro Dimarco. Dal 56’ Sohm 5.5 - Un secondo tempo insipido per il giovane svizzero, che sbaglia molto in fase di appoggio.

Karamoh 6 - L’uomo più pericoloso del Parma, si guadagna con grande furbizia il calcio di rigore a inizio gara, abile a sfruttare l’indecisione di Lovato e Silvestri. Ha buone idee, come una bella apertura per Gervinho a inizio gara, salta l’uomo e ci mette tanta buona volontà. Pecca, però, di incisività negli ultimi venti metri. Dal 69’ Mihaila 6.5 - Con tutti i suoi limiti, è l’uomo più pericoloso del Parma nella ripresa. Ci mette tutto quello che non ci mettono i compagni, ma non basta.

Cornelius 5 - La solita partita di Cornelius, in cui lotta tantissimo con i centrali avversari e con grande caparbietà prova ad essere utile in fase di recupero. Questa sera però perde quasi tutti i duelli con Gunter, e davanti non riesce ad incidere. Dal 69’ Zirkzee 5.5 - Fatica come Cornelius, chiuso nella morsa di Gunter, ma nel finale ha la palla del 2-2. La spreca.

Gervinho 5 -Pare imballato con le gambe, perde un paio di buone occasioni nel primo tempo in cui, con spazio, perde il tempo giusto per far male alla difesa dell’Hellas. Cetin gli mette le catene, e pian piano esce da una gara in cui aveva già fatto fatica ad entrare.

Allenatore: Roberto D’Aversa 5 -Le scelte iniziali non convincono ancora: perché ancora Cornelius? Perché non Mihaila dall’inizio? Il Parma approccia bene alla gara, ma come quasi sempre accade, al gol subito, i crociati entrano in una fase di paura che li fa uscire dalla gara. Questo Parma non ha anima, e lo dimostra nella ripresa.

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Domenica 5 Maggio 2024
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