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Giaccherini: "Il vero colpo della Fiorentina è stato Italiano. Ho sfiorato i viola due volte"

di Giacomo Iacobellis
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex centrocampista Emanuele Giaccherini, in cabina di commento a DAZN ieri per la partita tra Udinese e Fiorentina, ha così parlato dell'incontro a Lady Radio: "Partita di sofferenza: nel primo tempo grande possesso palla ma nel secondo l'Udinese ha messo un attaccante in più e due esterni larghi, mettendo in difficoltà la Fiorentina. Portare a casa una vittoria così è tanta roba e ti forma caratterialmente. La Fiorentina ha una rosa competitiva e ha fatto un ottimo mercato, il vero colpo è stato Italiano: in rampa di lancio, preparato e bravo tatticamente, aveva già fatto bene anche prima dello Spezia. Sta facendo un percorso importante".

Quanto è stato vicino alla Fiorentina in passato?
"Due volte. Sarei stato veramente orgoglioso, purtroppo nella prima occasione sono andato alla Juventus, dove alla fine ho vinto lo Scudetto. Poi quando ero a Napoli era quasi tutto fatto e non so se per De Laurentiis o Sarri, ma alla fine la trattativa saltò. Quella volta lì mi è dispiaciuto veramente tanto, ero già ad Arezzo pronto ad arrivare".

Il Napoli è imbattibile?
"Nessuno è imbattibile, tutti sono vulnerabili. Ovviamente è oggi l'avversario più difficile da affrontare: sono in fiducia e hanno i giocatori che stanno bene. Sarà un bel test per la Fiorentina domenica: l'esperienza della partita con l'Inter potrebbe essere positiva. Nei primi minuti sono stati devastanti, ma poi vuoi la giovane età, l'incoscienza e l'entusiasmo, hanno finito per dare troppo ed avere poca benzina nel secondo tempo. Col Napoli dovranno gestire la gara per 90 minuti. Gli azzurri hanno Osimhen che è completo e può essere il giocatore in più. Per me è lui fin qui la sorpresa".

Il centrocampo viola è ben assortito?
"Non ha solo tre-quattro giocatori, ma sei-sette. Ci sono anche Pulgar, con cui ho giocato assieme a Bologna e per me ottimo giocatore, Benassi che è un soldato, e Castrovilli al momento fuori ma che quando rientrerà si prenderà il posto da titolare perché è un giocatore straordinario. C'è fisicità e qualità, la cosa che mi sorprende di più è che non buttano mai via la palla. Su dieci volte, così, quelle due-tre in cui riesci bene vai a fare gol".

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