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Fonseca e la Roma hanno bisogno di Dzeko, l’ultimo acuto prima dei saluti

di Dario Marchetti
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Novanta minuti possono cambiare la storia di una stagione, ma difficilmente il futuro dei due protagonisti. Da una parte Dzeko, dall’altra Fonseca. Entrambi hanno bisogno l’uno dell’altro. Il bosniaco, che il tecnico lo faccia giocare e l’allenatore, che il nove torni a segnare gol pesanti. Dunque per qualche ora sarà sotterrata l’ascia di guerra e proveranno a fare fronte compatto in vista della prima delle due sfide con l’Ajax. Un quarto di finale accessibile, ma dall’esito non scontato e che in dote potrebbe portare una semifinale che regalerebbe nuova linfa vitale a una squadra che, almeno dal campionato, sta mancando l’obiettivo di tornare in Champions League. Dietro il calo giallorosso non ci sono solo gli infortuni, che comunque limitano le scelte di Fonseca, ma c’è soprattutto la scarsa produttività dell’attacco. Perché se la difesa è sempre stata ballerina, fino a gennaio c’era comunque un comparto produttivo che permetteva alla Roma di mantenere il ritmo delle grandi. Ora quella macchina da gol si è inceppata in Serie A, mentre in Europa ha continuato a lavorare, tanto che gli unici gol dei centravanti giallorossi, dal primo febbraio in poi, sono arrivati solo in Europa League.

Sette le reti di Borja Mayoral nella coppa del giovedì, 3 quelle di Dzeko. Guardando i numeri si dovrebbe dare spazio allo spagnolo, ma il tecnico giallorosso punterà sull’esperienza del bosniaco. Nella famosa cavalcata Champions con Di Francesco in panchina, Edin segnò in quasi tutti gli scontri diretti trascinando la Roma fino alle semifinali con il Liverpool. Quest’anno agli ottavi con il Braga ha fatto lo stesso, mentre con lo Shakhtar, complice il recupero da una lesione muscolare, è rimasto a guardare in panchina. La speranza di tutti a Trigoria è che già questa sera ad Amsterdam il bosniaco possa tornare decisivo, non pensando ai dissapori passati per la fascia di capitano levata. E pensare che l’inizio della storia con Fonseca era cominciata nel migliore dei modi. Con la corte senza freni del tecnico per evitare che Edin finisse all’Inter. Il nove giallorosso alla fine resta e i primi sei mesi sono d’amore con il tecnico. Poi molto del rapporto si incrina con l’arrivo nel 2020 arrivando alla spaccatura di Siviglia e alla rottura definitiva di quest’anno. Dzeko, però, da professionista qual è e da giocatore che ama la Roma farà di tutto per portare avanti i colori giallorossi in Europa League perché anche lui non ha mai superato lo scoglio dei quarti. L’ultima volta che ci arrivò fu nella stagione 2009-10 quando con il Wolfsburg uscì per mano del Fulham. Ora vuole cambiare il corso della storia e regalare, a lui e alla Roma, un canto del cigno degno del suo rapporto con la Capitale.

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Venerdì 3 Maggio 2024
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