FOCUS TMW - Lecce, grande sforzo per tornare in A. Nel 2022 c'è un rosso da 17,4 milioni
Il classico viaggio nei bilanci dei club di TuttoMercatoWeb deve fare i conti con una situazione disastrata, soprattutto dall'assenza delle plusvalenze. Mai come adesso i club sono indebitati e devono fare i conti con stipendi troppo alti e un'operatività che è ai minimi storici
LECCE
Cercare di tornare in Serie A non è un'operazione molto semplice, soprattutto in un'annata che è segnata dal Covid. Così il Lecce si è trovato a dovere fronteggiare un rosso importante per la stagione scorsa, quando la perdita di esercizio era di 17,4 milioni, diminuita rispetto all'anno prima quando era addirittura di 24,2. Di qui probabilmente la necessità, per Pantaleo Corvino, di rifare la squadra con un budget molto basso (QUI il conto aggiornato) per cercare plusvalenze e rimanere in Serie A.
I diritti televisivi
In B sono decisamente bassi, circa 4,4 milioni di euro. Il fatturato però è di 15,5, quindi impatta totalmente intorno al 30%. Basse le plusvalenze sull'1,2 milioni di euro, così come lo stadio che ha portato solo 1,9 milioni. Di fatto i giallorossi sopravvivono con i contributi in conto esercizio che l'anno passato erano addirittura superiori ai diritti televisivi.
I costi
Sono rimasti comunque alti rispetto alla stagione precedente, la prima in Serie B dopo la retrocessione. Anche se gli stipendi sono scesi da 23,7 a 14,2, di fatto occupano il 100% del fatturato - plusvalenze escluse - del Lecce. Quindi per un club che ha anche molte svalutazioni per immobilizzazioni materiali, arrivare a non essere sostenibile è davvero un attimo.
Il paracadute non ha salvato
Per il primo anno di B il Lecce ha provato a salire subito, allestendo una squadra importante, ma senza riuscirci e uscendo in semifinale playoff contro il Venezia. Una cadetteria difficile perché anche il Monza era rimasto fuori dalla promozione, mentre erano salite Empoli e Salernitana. Così i milioni del paracadute hanno attutito la botta, ma il Lecce ha cercato di trovare la Serie A per riequilibrare i conti. Una scommessa, forse d'azzardo, che però sta pagando. E lo farà sicuramente con le nuove plusvalenze.