Federico Chiesa, da 100 milioni a 13. E non ha mai avuto un'offerta di rinnovo
Federico Chiesa è passato da una valutazione di oltre 100 milioni nell'estate del 2021 a quella di 13 di poche ore fa, quando è stato ufficializzato dal Liverpool dopo una trattativa lampo che si è snodata fra la serata di martedì con l'incastro Fali Ramadani e Cristiano Giuntoli, cena galeotta, fino a mercoledì con la partenza del giocatore verso l'Inghilterra. È un deprezzamento incredibile per chi ha comunque sempre giocato in Nazionale, quando disponibile, idem con la Juventus. Chiesa è costato meno di Moise Kean, anche se poi l'ingaggio è un po' diverso: fra i 6 e i 7 quello che prenderà in Reds, mentre la Fiorentina ne paga 2,2 all'anno.
Certo, Chiesa si troverà in un reparto decisamente completo. Da Salah a Elliott, da una parte. Diogo Jota, Cody Gakpo, Luis Diaz dall'altro. Sono giocatori polivalenti e possono fare anche il centravanti. Quindi da questo punto di vista Chiesa può giocarsi le sue carte. Ma dovrà farlo bene, perché altrimenti il rischio di bruciarsi rischia. Si vedrà, insomma.
C'è stato anche lo spazio per una polemica di ieri, nella lettera in cui ha annunciato l'addio alla Juventus. "Ora, nel salutarvi, vorrei fare chiarezza sulla questione del rinnovo. Non ho mai ricevuto alcuna offerta di rinnovo da parte della Juventus e, di conseguenza, non c’è mai stata una richiesta da parte mia o del mio entourage riguardo ad un aumento o ad una riduzione del mio ingaggio. Mi è stato comunicato che non avrei fatto parte del progetto ancora prima dell’inizio degli allenamenti con la squadra".
Le discussioni per un rinnovo ponte c'erano, questo sì, anche perché nelle ultime stagioni Chiesa ha vissuto alti e bassi. Interrotte però dall'arrivo di Thiago Motta che ne ha deciso la partenza. Giusto o sbagliato che sia, la Juve ha deciso di seguire il suo allenatore e la linea imposta. Che sia un bene oppure un male lo vedremo nelle prossime settimane. Certo, la partenza Juve è incoraggiante. E incoraggiata, nel caso di Chiesa.