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ESCLUSIVA TMW - Bonaccini: "Juventus, con Giuntoli per aprire un ciclo. Vlahovic e Chiesa li terrei"

di Andrea Piras
Fonte: da Rimini, Niccolò Ceccarini e Giacomo Iacobellis
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Il presidente della Regione Emilia-Romagna, e tifoso della Juventus, Stefano Bonaccini ha parlato in esclusiva ai nostri taccuini della formazione bianconera direttamente da Rimini all'apertura del calciomercato: "Noi contribuiamo all'organizzazione perchè riteniamo sia un appuntamento che accende i riflettori, attraverso lo sport più popolare che ci sia, su un territorio che in un periodo come questo già nell'ordinario attrae milioni di turisti e ha bisogno di essere sempre promosso, in uno scenario felliniano come il Grand Hotel. Purtroppo con quello di straordinario che è accaduto, abbiamo ancora più bisogno di tenere i riflettori sull'Emilia-Romagna, in particolare sulla Romagna, per rilanciarla. Per cui sono contento di esserci e soprattutto diventa per noi un motivo di promozione di un intero territorio peraltro così vocato al turismo e aggiungo allo sport".

Alla Juventus è in rampa di lancio l'arrivo di Giuntoli.
"Io lo seguivo dai tempi del Carpi, tutti ne vediamo perché ha vinto col Napoli. Io dico ahimè perchè speravo vincesse la Juventus, ma bisogna fare i complimenti al Napoli perchè ha costruito una squadra certamente Spalletti col gioco ma le scommesse su Kim o Kvaratskhelia sono state straordinarie. Ed era una squadra che era partita con un po' di scetticismo per le cessione che aveva fatto ma Giuntoli è veramente straordinario. Uno racconta il Napoli, grande successo però è il Napoli. Lui a Carpi portò, con cinque promozioni in sette anni, una squadra dall'Eccellenza alla Serie A. Io ho iniziato a giocare a calcio da bambino, nel 1983 debutto in Prima Categoria e per noi il sogno da ragazzini, non avendo le qualità, era il Carpi o il Sassuolo in D. Erano le due società, a parte il Modena, più importanti del calcio dilettantistico. Lui fece un miracolo sportivo. Chi l'ha conosciuto in quegli anni, costruì spendendo relativamente poco squadre che fecero un'escalation che non so quanto sia ripetibile nel calcio di oggi o di domani".

Quanto ha bisogno la rosa della Juventus?
"Seppur da tifoso, non mi permetto di entrare nel merito. Ho l'impressione dal punto di vista economico sia una società e una squadra che non può permettersi certe follie o certe spese. Anzi, forse alcune spese le abbiamo pagate. Però credo che non bastino poi i soldi. Ripeto, se guardo cos'è accaduto al Napoli, Kim e Kvaratskhelia non erano due colpi da copertina. Eppure ha scoperto due giocatori che poi uno è stato ceduto ad una società di grande livello internazionale e l'altro è stata la vera sorpresa del calcio europeo. Forse anche con oculatezza e senza colpi di testa si sono possono fare operazioni di mercato magari a costi non drammatici. E' una squadra che ha bisogno di un po' di equilibrio, ha già un'ossatura tutto sommato importante e va ricordato che è una squadra che sul campo è una squadra che non è andata in maniera disastrosa come si vuole far credere. Di certo, per chi tifa la Juve, avresti sempre l'ambizione di vincere. Secondo me la scelta di Giuntoli vuol dire che la società vuole aprire un nuovo ciclo, magari non immediatamente vincente, ma non è venuto qui a fare il comprimario".

La conferma di Allegri?
"Diciamola così: la conferma di Spalletti non aveva moltissimi sostenitori a Napoli. Poi ha vinto lo scudetto. Speriamo che quello che è accaduto quest'anno, non dico per lo scudetto per forza, ma la società ha deciso di puntare lì e dobbiamo dare tutto il nostro sostegno e la nostra fiducia perchè quello che serve è attendere i risultati sul campo. Vediamo se smentiranno quella maggioranza in questo momento che non è convinta che bisognasse confermare Allegri".

Contento della conferma di Rabiot?
"Sì. Quest'anno, nelle partite che ho visto, ha avuto un rendimento da calciatore che meriterebbe la ribalta da Champions League. Sono molto contento. Fra i motivi che ha portato Rabiot ad accettare c'è stato Allegri e la sua fiducia".

Sarebbe disposto a rinunciare a uno fra Vlahovic e Chiesa?
"Personalmente mi piacerebbe rimassero perchè Vlahovic è un centravanti giovanissimo e a quell'età pochi hanno fatto i gol che ha fatto lui. E poi ha caratteristiche da grande giocatore, uomo d'area. Chiesa è stato sfortunato con gli infortuni ma è un patrimonio del calcio italiano e non solo. Io spero rimangano tutti e due. Capisco che a volte nelle domeniche societaria, di fronte a certe offerte e se hai bisogno di ricostruire una squadra o di rinforzarla, ci può stare. Mi dispiacerebbe perchè mi piacerebbe vederli, visto che sono giovani e molti forti, con la maglia bianconera".

Le avrebbe fatto piacere vedere ancora Cuadrado in bianconero?
"Io credo rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi per generosità, dedizione e spirito sempre positivo sia stato uno di quei giocatori che trovare altri con un rendimento complessivamente medio così costante sia difficile. Se rimaneva da un punto di vista sia romantico che di valore mi avrebbe fatto piacere ma dopo tanti anni ci sta che si interrompa una storia".

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