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ESCLUSIVA TMW - Berni: "Juve-Inter non deciderà niente. I nerazzurri hanno un'altra mentalità"

di Alessio Del Lungo
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© foto di Federico De Luca

Che partita sarà Juventus-Inter? Inizia rispondendo a questa domanda Tommaso Berni, ex portiere nerazzurro, l'intervista esclusiva che ha rilasciato a TuttoMercatoWeb.com, dove ha parlato molto e non solo del Derby d'Italia: "Sicuramente sarà una gara tosta e difficile per entrambe le squadre, importante perché una vittoria può essere un timbro su questa prima parte di campionato. Non decide niente perché manca tantissimo, però...".

Cosa?
"L'Inter potrebbe battere i piedi e dire che siamo tosti e duri, la Juventus idem, potrebbe far capire che lotterà fino alla fine. Per lo Scudetto ad inizio stagione Inter, Milan, Juventus e Napoli sono tutte favorite perché hanno tutti per competere per il titolo".

Le assenze peseranno di più per l'Inter o per la Juventus?
"Sono assenze importanti, ma le rose sono competitive. I 'sostituti' non aspettano altro che giocare per dimostrare il proprio valore, quindi per me non saranno decisive".

Che cosa deve temere l'Inter della Juventus?
"La Juventus è una squadra solida, forte fisicamente, con individualità importanti e poi hanno una mentalità... Da sempre è una brutta bestia da ammazzare. L'Inter dovrà fare grande attenzione".

È rimasto stupito da Sommer?
"Lo vedo molto bene, non spetta a me dire le qualità che ha. Lo conosco solo dalla tv, ma dalle interviste mi sembra un grande professionista, con una grande testa e un grande carisma. Lo sapevamo già, ma si sta dimostrando molto valido. Diamogli tempo, ce ne vuole per ambientarsi, ma già mi pare a buon punto".

Thuram invece l'ha stupita?
"L'ho seguito e sinceramente si vedeva che aveva grandi qualità. Vanno fatti i complimenti ad Ausilio, che ha messo in lui il seme di poter diventare una punta perché può diventare davvero forte. Poi si sposa davvero alla perfezione con le caratteristiche di Lautaro Martinez".

Barella lo vede un po' in calo rispetto al solito? In molti hanno visto un inizio di stagione un po' sottotono.
"No, assolutamente. L'anno scorso sono passati dei momenti in cui faceva più gol, quest'anno magari il suo raggio d'azione è un po' ridotto per dare più coperture, ma siamo all'inizio. Sta facendo bene, anche in Nazionale, non lo giudico in base ai gol, ma per la grinta, la determinazione e la professionalità e in questo non è secondo a nessuno".

Quanto è importante Lautaro per l'Inter?
"È diventato la base solida di fondamenta rocciose. Quando c'ero io si trovava benissimo, era molto contento e le cose sono andate sempre meglio. Se il procuratore dice che vuole rinnovare io ci credo, non mente a nessuno, anzi. Dovesse cambiare idea non si nasconderà, ne parlerà perché è un ragazzo pulito e con un grande carisma. L'Inter sta crescendo anno dopo anno e mi piace pensare che possa essere il capitano per i prossimi 20 anni, diventando una bandiera e stando dietro a Zanetti. Ha tutte le carte per farlo".

Che idea si è fatto sui casi relativi a Skriniar e Lukaku? Se lo sarebbe mai aspettato che potessero andare via in quel modo?
"No, sinceramente per quello che avevo visto quando c'ero io non me lo sarei mai aspettato. La verità però non la sappiamo, ci sarà sicuramente altro. Purtroppo il calcio cambia, cambiano le idee, le motivazioni e non combaciano con ciò che uno aveva in mente prima. Sono stati due grandi esemplari di giocatori, di professionisti e fin quando sono stati all'Inter hanno sempre onorato la maglia, i compagni, i tifosi, la dirigenza... Posso solo dir loro grazie, mi hanno regalato tante emozioni belle e abbiamo condiviso momenti di crescita del club".

Inter-Roma è stato il manifesto per Lukaku di dove è finito rispetto a dove poteva essere? È il grande sconfitto dell'estate?
"Se uno le decisioni le prende in maniera consapevole ed è convinto di quello che fa, non ci sono sconfitti. L'Inter si è tutelata, vuole giocatori che amano la maglia e siano contenti e, se Romelu non lo era più per mille motivazioni, ha fatto bene a cambiare. Inter-Roma è stato sicuramente un bello show, anche da parte dei tifosi. Ci si aspettava un'accoglienza bella calda per Romelu, ma ha le spalle larghe, fa parte dello sport... Quando un giocatore parla tanto di amore per la maglia e poi le cose non vanno come voleva, logicamente i tifosi ci rimangono male. I matrimoni si fanno in due, se uno non è d'accordo è giusto che cambi aria. L'Inter si è comunque tutelata benissimo".

L'Inter può lottare anche per vincere la Champions?
"L'Inter deve avere la mentalità, questo è il cambiamento più grande che ho visto nei calciatori da quando ho smesso. Quando ti abitui a vincere, a calcare palcoscenici così importanti, ci puoi stare sempre. L'Inter deve avere in mente di vincere uno Scudetto e giocare una finale di Champions all'anno, poi le variabili sono tanti. Il cammino è incredibile, siamo riusciti a rimettere in piedi un club dopo anni difficili".

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