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Eden Hazard rovinato dal Real Madrid. Esattamente come Kakà dieci anni prima

di Andrea Losapio
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© foto di Federico Titone

Nel 2009 il Real Madrid coronava un inseguimento durato anni. Ricardo Izecson dos Santos Leite, in arte Kakà, diventava un nuovo giocatore delle merengue. Sei mesi prima Berlusconi aveva rifiutato 119 milioni dal Manchester City per il brasiliano, ne aveva accettati invece 67,2 in estate. Contestualmente al suo arrivo era stato preso anche Cristiano Ronaldo, 94 milioni, dal Manchester United. Una coppia straordinaria e che sulla carta poteva anche completarsi. Entrambi tecnici, veloci, mentre in attacco l'acquisto di grido era Karim Benzema. Kakà-Ronaldo-Benzema, un tridente straordinario. E che rimarrà solo sulla carta nella sua straordinarietà, visto che il brasiliano, nelle sue quattro stagioni in blanco, non ha fatto rivedere le grandissime cose che aveva mostrato nei sei anni milanisti.

Può succedere. Kakà poi è tornato al Milan per poi volare verso San Paolo e Orlando City. Una carriera che, in quattro anni, è passata dall'apogeo a essere uno dei tanti, rientrando in rossonero per poi concludere con il calcio europeo a 31 anni. Hazard ne ha 32, ma la sensazione è praticamente la stessa. Dal 2013 al 2019 è stato sei volte candidato al Pallone d'Oro. Poi si è perso nei rivoli del Real Madrid. In parte anche per la sua indisciplina, spiccata nel suo periodo al Madrid. Lui, però, diceva. "Sì. La gente parla del mio stile di vita. Pensi che senza uno stile di vita sano possiamo giocare tante partite per dieci anni al più alto livello senza interruzioni? (…)" Eppure è una stranezza, perché la sensazione è che Hazard abbia proprio subito il passaggio da una realtà come il Chelsea, dove aveva vinto e comandato il gioco, all'essere forse uno dei tanti.

Schiacciato tra Benzema e Vinicius Jr, ma anche Rodrygo e Valverde hanno avuto molta più continuità nel suo primo anno al Real. Per fare un paragone, Hazard ha giocato solamente due gare in più di Gareth Bale, almeno lui distratto dal golf. "Le mie stagioni a Madrid? Ovviamente le ho vissute come un fallimento. Non è normale. Ci sono stati molti infortuni, il Covid. Non sono mai stato in grado di mostrare quello che potevo fare. Avevo avuto solo un grave infortunio in Nazionale. Per me, è stato difficile capire il perché. Cosa avevo fatto di sbagliato?",

Oggi Eden Hazard si è ritirato con un post su Instagram. "Devi ascoltare te stesso e dire stop al momento giusto. Dopo 16 anni e più di 700 partite giocate, ho deciso di terminare la mia carriera da calciatore professionista. Ho potuto realizzare il mio sogno, ho giocato e mi sono divertito su molti campi in giro per il mondo. Durante la mia carriera ho avuto la fortuna di incontrare grandi allenatori e compagni, voglio ringraziare tutti per i grandi momenti, mi mancherete tutti. E ringrazio i club per cui ho giocato e la nazionale del Belgio. Grazie alla mia famiglia, ai miei amici, a chi mi ha consigliato e chi è stato vicino a me nei momenti belli o brutti. E infine grazie a tutti voi fan che mi avete seguito e incoraggiato in tutti questi anni. Ora è tempo di godermi gli affetti e fare nuove esperienze. Ci vediamo fuori dal campo, amici". Probabilmente cinque anni fa nessuno avrebbe scommesso che da 100 milioni potesse valere 0 in pochissimo tempo.

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