Dybala a Milano: lo schiaffo di Marotta alla Juve. Ma all'Inter serve davvero?
C'è Paulo Dybala che da qualche giorno è libero (in realtà lo è da gennaio) di firmare con chi vuole e ovviamente di Club che lo vorrebbero ingaggiare ce ne sono parecchi, non fosse per lo stipendiuccio chiesto dai suoi agenti Antun e Novel di circa 10 milioni di euro. Tra le interessate c'è anche l'Inter. D'altronde fu Marotta a prenderlo sette anni fa dal Palermo ed è sempre lui che ora vorrebbe portarlo a Milano a vestire il nerazzurro.
Dybala, 28 anni compiuti lo scorso novembre, praticamente ex stella e capitano della Juventus che lo ha scaricato per mancato incontro economico e progettuale, potenziale titolare della Seleccion (che lo ha appena lasciato a casa ritenendolo fuori forma), calciatore elegante e di indubbie qualità tecniche, profilo globale per i soldi che sposta e perciò asset finanziario e di marketing non banale per la società che ne detiene il cartellino.
È il secondo anno di fila in cui il ragazzo resta, più o meno, sotto le 30 presenze in Serie A, pur migliorando decisamente il rendimento della scorsa stagione. Per 13 partite, la Joya, è rimasta seduta sul divano: problemi alla coscia, problemi all'anca, risentimenti e affaticamenti vari, nondimeno a fine marzo siamo a 13 gol e 6 assist in 29 match giocati, di cui 21 da titolare. Ecco, altro dato interessante: su 40 partite stagionali della Juventus, Dybala ne ha giocate dall'inizio la metà.
Sarebbe certamente per l'Inter un colpo non solo tecnico, ma soprattutto mediatico, un attacco ai bianconeri che vedrebbero l'ormai ex bandiera e numero 10 indossare la maglia del rivale più storico. È questa l'idea che più stuzzica Marotta, il quale piazzerebbe l'argentino una volta liquidati Vidal e Sanchez e risparmiati 20 milioni lordi di ingaggio. Alla domanda: Dybala ai nerazzurri serve davvero? A Milano alzerebbe l'asticella? La risposta in Viale della Liberazione al momento è più buio che luce.