Demiral non è al top. Quanto manca Romero alla difesa dell'Atalanta?
Diciannove gol subiti nelle ultime dieci partite, ma nonostante questo l'opportunità di passare il turno in Champions League, oltre al quarto posto (in solitaria) in campionato. L'Atalanta che arriverà ad affrontare la Juventus nella sfida di sabato sera ha un problema abbastanza evidente in difesa, visto che solamente una volta è uscita con Musso imbattuto. Può essere che l'assenza di Romero, l'anno scorso padrone della retroguardia, sia più importante di quanto non si sia parlato finora? Perché se è vero che numericamente c'è stato anche un miglioramento - c'è un Lovato in più - dall'altro lato Demiral sta un pelo deludendo. Anche ieri non brillantissimo, forse uno dei peggiori, ma non solo in fase difensiva ma anche in quella di impostazione del gioco, dove spesso arrivano i centrocampisti a impostare.
Difficile vedere il riscatto
Di questo passo il turco potrebbe anche non avere un'altra possibilità a Bergamo. Anche perché è stato pagato 3 milioni (più 28 di eventuale riscatto) e in questo momento non è assurdo pensare che a quelle cifre ci possa essere un giocatore diverso. Perché i titolari sembrano i tre che hanno giocato contro lo Spezia: Toloi, intoccabile, Palomino, praticamente insostituibile quest'anno, infine Djimsiti, sempre pulito anche se forse meno quotato e che ieri ha sostituito lo stesso Demiral alla fine.
Stupito dal cambio
Quando Gasperini lo ha richiamato in panchina, intorno alla metà del secondo tempo, credeva che non fosse arrivato il momento di uscire. C'è da dire che l'Atalanta ha preso due gol proprio quando lui (e Freuler) sono usciti e che quindi qualcosa non è andato nel verso giusto. Ma fino alla sostituzione non aveva brillato, prendendo anche un giallo e sbagliando sul pareggio dell'1-1. Demiral, insomma, dovrà fare qualcosa in più per meritarsi la permanenza all'Atalanta.