De Laurentiis sull'acquisto del Napoli: "Da Angelina Jolie agli sputi sulla testa"
Ancora Aurelio De Laurentiis show durante l'evento collegato al festeggiamento del 130° compleanno de Il Mattino, in cui era ospite al fianco di Marotta e Iervolino: "Nel 2004 con 37 milioni miei presi un pezzo di carta, tornai da Los Angeles e il Napoli non esisteva, Galliani mi prestò un calciatore, comprammo le magliette dal tabaccaio, facemmo la squadra con tre settimane di ritardo, ci allenammo sui campi dell'Ariston di Paestum. Io di calcio non sapevo nulla, venivo dal cinema e a scuola giocavo a basket. Papà mi portava da piccolo a vedere il Napoli, c'erano tanto colore allo stadio. In me, bambino, il Napoli veniva presentato come fatto rappresentativo, ma io non sapevo giocare a calcio.
Chi non sapeva giocare faceva l'arbitro, ecco perché gli arbitri non hanno personalità! Io non farei mai l'arbitro. In Serie C mi sono preso tanti di quegli sputi...ci dovevamo chiudere 4-5 ore negli spogliatoi con la polizia che ci diceva: ancora vi aspettano fuori. Ero passato da Angelina Jolie agli sputi dei campi del Sud".