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De Laurentiis furioso: "Fossi in Ancelotti direi basta col calcio italiano"

di Ivan Cardia
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"La cosa divertente è che mi dicono che dobbiamo chiudere i rapporti con Sky, perché avete fatto tre minuti in cui avete spiegato che il rigore non c'è". Aurelio De Laurentiis si presenta furioso ai microfoni della tv satellitare dopo il 2-2 interno del Napoli contro l'Atalanta. Deciso, anche, da un rigore non assegnato ai partenopei: "Qui il problema non è se il rigore ci sia o meno, io non credo che Rizzoli e Nicchi svolgano al meglio il loro lavoro. Loro diranno che non sta a me dirlo. Invece io, come gli altri 19 presidenti di Lega Serie A che provvedono all'esistenza di tutto lo sport italiano, ho il diritto di essere ascoltato. Altrimenti il sig. Nicchi e il sig. Rizzoli si beccheranno dagli 80 milioni di napoletani e di tutti gli italiani che sono stanchi di questa prosopopea, come se fossimo davanti a degli dei. Bisogna far capire le cose. A velocità normale quello è rigore tutta la vita, ma non è questo il punto. Fai vedere attraverso il VAR come sono andate le cose: poi si può accettare che il regolamento dica delle cose, ma questa intoccabilità di Nicchi e Rizzoli ci dà estremamente fastidio".

Ancelotti espulso.
"Ma cos'è questa cafonata di un arbitro che si permette di buttare fuori un grande signore come Ancelotti. Fossi in lui direi che me ne vado da questo calcio dove gli arbitri non sanno arbitrare come in Inghilterra, perché si fa a cazzotti, si sospende la partita 27 volte, ci vogliono 8-10 minuti di recupero. Basta, ci siamo stancati: senza di noi andrebbero a pelare le patate".

La collega di Sky replica spiegando che il rigore non è stato ancora rivisto in maniera dettagliata dallo studio.
"Io ho detto che a velocità normale è rigore, a suon di logica. Ma io non voglio dire se lo è o meno. Dico che ho il diritto, per i soldi che investo nel calcio, per i calciatori miei e dell'altra squadra, di vedere le immagini al VAR. Ma vi rendete conto che potremmo essere il più grosso partito politico d'Italia? Saremmo in grado di cambiare questo calcio che non va avanti. Non possiamo pagare e comprare giocatori per centinaia di milioni, non possiamo permettere che le squadre di alta classifica abbiano centinaia di milioni di debiti per far giocare questi signori (il riferimento è agli arbitri, ndr). Ma venissero a spiegarci le cose, anziché pontificare dall'alto. Ma chi siete? Calmi, tranquilli, sereni. Questo è il più bel gioco del mondo, che state cercando di avvelenare. Non voglio dire che ci sia una volontà specifica, ma ne abbiamo le tasche piene".

Considerazioni sulla partita?
"Io posso dire che l'Atalanta ha sempre fatto partite straordinarie, la rispetto molto. Come Gasp: ho un contratto firmato nel 2011 o nel 2013, prima di rinnovare quello di Mazzarri. Ha fatto bene al Genoa, bravissimo all'Atalanta, ha toppato soltanto all'Inter, ma evidentemente è difficile lavorare in grandi club dove la proprietà non ha un rapporto diretto con l'allenatore. Quanto ai miei giocatori, non li si può accusare di non saper giocare. Credo che finora abbiano onorato la maglia. Da qui alla fine ci sono tante partite: avremo modo di rifarci. Ciò nonostante, io che sono al di sopra di ogni sospetto, chiedo chiarezza e rispetto. Che non ci si scazzotti il lunedì e poi ci si dimentichi di tutto. Caro Nicchi, caro Rizzoli, bisogna che ci mettiate la faccia. Finora ce l'avete messa male: io ve lo dico, ho fatto cinema, siete grandi attori".

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Domenica 19 Maggio 2024
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