Da Zaniolo a Spinazzola: l’ItalRoma non c’è più. A Mancini resta il solo Cristante
La Roma azzurra è sparita. Da Mancini a Spinazzola, passando per Pellegrini, Zaniolo, El Shaarawy, Belotti e Cristante, solo Bryan fa parte dei convocati del ct Mancini per le prossime due partite di Nations League. A onor di cronaca anche il capitano giallorosso era stato chiamato, ma costretto poi a rientrare per un risentimento al flessore accusato nella gara con l’Atalanta di domenica. Resta il fatto che solo 2 calciatori su 7 sono stati presi in considerazione dal commissario tecnico della Nazionale nell’ultima tornata di convocazioni, un dato che in parte riflette anche il momento che gli ‘azzurrabili’ giallorossi stanno attraversando con la Roma. Perché se in passato facevano tutti parte dell’Italia, adesso Mancini guarda nella Capitale e può pescare poco. Mancini ha perso il vizietto del giallo, ma forse è come Sansone senza i suoi capelli, tagliando le ammonizioni perde quella grinta e attenzione che lo contraddistingueva negli anni indietro.
Per Spinazzola il discorso è diverso perché è stato lo stesso Leonardo a chiedere al ct ancora un po’ di tempo. Il recupero dall’infortunio dell’Europeo procede più lento del previsto e lo dimostrano le prime prestazioni di questa stagione, sì in crescita, ma ancora ben al di sotto delle aspettative. Di Pellegrini abbiamo parlato, mentre per El Shaarawy e Belotti i temi sono due: il Faraone sta ancora recuperando dalla lesione che lo tiene fermo con la gara con il Monza, mentre il Gallo è in ritardo con la preparazione dopo un’estate da svincolato e sfrutterà la sosta proprio per tornare al top. Su Zaniolo, invece, il discorso atletico centra poco. La sua esclusione, come quella di Zaccagni, al netto delle dichiarazioni di rito da Coverciano, sa di “decisione etica”. Più di una volta, infatti, proprio il Ct ha recentemente punzecchiato Nicolò sull’aspetto caratteriale e per questo nelle prossime due gare contro Inghilterra e Ungheria da Roma ci sarà il solo Cristante, sempre più indispensabile non solo per Mourinho, ma anche per Mancini.