Cosa aspettarsi dal mercato del Lecce a un mese dall'apertura
Le due vittorie prima della sosta, aggiunte al pareggio di Udine, dicono che il Lecce ha conquistato sette punti nelle ultime tre giornate di campionato. Scontato dire che la sosta sia arrivata nel momento migliore dei giallorossi, ma allo stesso tempo è bene sottolineare come per Baroni oggi ci sia l’occasione di lavorare con continuità e con l’intero gruppo a disposizione fino a gennaio.
Un terzino, poi difesa da sfoltire
Di pari passo si muove anche il tandem Corvino-Trinchera sul mercato. E, in verità, il Lecce rientra nelle squadre che non avranno tantissimo da fare. Ad esempio l’esplosione di Baschirotto nel ruolo di centrale (uno dei tre giocatori di movimento dell’intera Serie A a non aver saltato neppure un minuto) costringe gli uomini-mercato giallorossi a cercare un’alternativa sulla fascia destra al “motorino” Gendrey. Per il resto la difesa andrà sfoltita, considerando la corposa batteria di centrali a disposizione di Baroni: oltre all’ex Ascoli, Umtiti e Pongracic (per quest’ultimo si parla già di riscatto), verso la permanenza Dermaku. E poi c’è il jolly Blin, che da centrale si è comportato bene in caso di necessità. Potrebbero salutare, invece, Tuia e Cetin, scivolati nelle gerarchie: per il primo si sarebbe già mosso qualche club di Serie B.
Due innesti a centrocampo
Le opzioni per il tridente offensivo non mancano, con Oudin e Strefezza a contendersi il posto a destra, Di Francesco e Banda a sinistra e il duo Ceesay-Colombo (con Persson pronto finalmente a giocare) al centro. Da capire che ne sarà il futuro di Listkowski e Rodriguez, ma comunque in avanti non dovrebbero esserci sorprese. A centrocampo, invece, noto l’interesse per Bove della Roma, potrebbe arrivare anche un centrocampista di qualità e quantità, caratteristiche che avrebbe dovuto mettere in pratica Bistrovic. Sirene estere attorno a Helgason, che dovrebbe comunque restare nel Salento.