Capolavoro Lecce: monte ingaggi 'da Serie B', scouting e progetto giovani. Per restare in A
Il vero e proprio capolavoro di questa stagione, Napoli escluso ça va sans dire, è del Lecce. Che si è salvato con una giornata d'anticipo ma non sta certo in questo importantissimo risultato, nella mera matematica, tutto quel che è riuscito a far di buono il club salentino. Il Presidente, Saverio Sticchi Damiani, ha consegnato il suo progetto nelle sapienti mani di Pantaleo Corvino che in poco tempo è riuscito a far tornare a splendere un sole straordinario sul suo Lecce. Qualche dato, per spiegare al meglio la questione: il ds di Vernole è tornato a Lecce con la formazione in B, riportandola in Serie A. Qui ha il monte ingaggi più basso di tutto il campionato, con soli 16 milioni lordi e pure la rosa più giovane di tutta la Serie A. Il progetto giovani, poi: la Primavera era in A2, dopo che negli anni precedenti il settore giovanile aveva conquistato ben sette titoli. Anche questa è tornata in A1 ed è stata protagonista con tanti talenti ed è arrivata in testa alla classifica.
Gli affari sul mercato
Una rosa giovanissima, come detto la più giovane in Italia e la quinta più giovane in Europa. Morten Hjulman è arrivato a 180mila euro e ora è un capitale. Federico Baschirotto, scovato nelle serie minori, 250mila ed è un Nazionale azzurro. Neanche mezzo milione per Gabriel Strefezza, a quota nove gol, poi i giovani 'sconosciuti' come Valentin Gendrey, come Antonino Gallo e la ciliegina Samuel Umtiti, arrivato gratis dal Barcellona. Un vero e proprio capolavoro con la firma in calce di Corvino, con la fiducia di Sticchi Damiani e il manico di mister Marco Baroni.