Cagliari, meno tattica e più serenità: la cura Agostini per salvare la stagione rossoblù

Un ritorno al passato con un occhio puntato sul presente e, chissà, sul futuro. Con lo spareggio salvezza contro la Salernitana alle porte, Alessandro Agostini e il Cagliari hanno un'unica possibilità per la salvezza: la vittoria. Solo così la permanenza nella massima serie non sarà più un miraggio, ma una speranza concreta.
L'ennesima gara da affrontare alla morte per Joao Pedro e compagni, che però fin qui hanno spesso fallito le partite senza uscita. Una delle domande della vigilia è cosa potrà cambiare l'ex tecnico della Primavera a livello tattico rispetto al suo predecessore. Dalle sue parole nella conferenza stampa dell'antivigilia, Agostini non si è voluto esporre: "Lo vedrete sul campo a Salerno". Al di là della pretattica, in realtà, sembra difficile che il nuovo tecnico rossoblù possa decidere di stravolgere il 3-5-2 che ormai da inizio 2021, quando sulla panchina rossoblù sedeva Eusebio Di Francesco, è il modulo di riferimento del Cagliari. Troppo poco il tempo a disposizione per cambiare abito tattico, anche e soprattutto alla luce delle caratteristiche tecniche dei calciatori in rosa. Agostini da allenatore della Primavera ha utilizzato soprattutto il 4-3-3, ma la rosa della prima squadra non sembra essere adatta a questo modulo, quantomeno fin da subito.

Cambio di mentalità
Insomma, la sfida con la Salernitana è vitale per la permanenza in Serie A, a maggior ragione dopo il successo del Genoa contro la Juventus: il tempo è poco e cambiare tattica diventa davvero complicato. Ciò che invece Agostini modificherà è l'atteggiamento mentale e l'approccio alle gare, soprattutto nella fase di non possesso. Il suicidio degli uno contro uno a tutto campo, a prescindere dall'avversario e dal momento, dovrebbe lasciare il passo a una filosofia più lucida e non necessariamente più difensiva, anzi. “C’è da mettere tutto quello che si ha perché questa è una partita fondamentale, questo è il lavoro che abbiamo fatto in questi giorni cercando di dare ai ragazzi qualcosa a livello mentale", ha detto il tecnico fiorentino facendo capire senza alcun dubbio il focus del suo compito. Risollevare una squadra che oggi come mai prima d'ora in questo campionato ha le spalle al muro: la retrocessione in Serie B, evitata con fatica almeno due volte negli ultimi anni, ora è uno spettro che prende sempre più corpo. La vittoria a Salerno è l'unico risultato possibile per Agostini e i suoi ragazzi, per cercare di scrivere un'altra pagina da ricordare nella ultracentenaria storia del Cagliari.