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Cagliari-Atalanta 0-1, le pagelle: Cragno e Malinovskyi i top. Carboni e Castagne i flop

di Tommaso Maschio
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

CAGLIARI-ATALANTA 0-1: 27° rig. MURIEL

Cagliari

Cragno 7: Nel primo tempo tiene in piedi i suoi con diversi interventi decisivi – due su Malinovskyi e uno su Castagne -, ma nulla può sul rigore. Salvato due volte dai pali si oppone a Ilicic due volte nel finale.

Walukiewicz 5: Soffre i movimenti dell’attacco atalantino e i tagli degli esterni. Un po' meglio da centrale nella difesa a quattro anche se sia Muriel sia Zapata spesso lo saltano.

Pisacane 6: Soffre la verve dell’attacco bergamasco e i movimenti di Muriel, ma a inizio ripresa toglie dalla porta il pallone che poteva chiudere il match. Poi un paio di chiusure preziose. Generoso fino a esaurimento forze. Dal 74: Klavan 5,5: Pochi minuti in campo, ma non appare molto sicuro e soffre le incursioni di Ilicic e Gomez.

Carboni 4: La sua giovane età si fa sentire. Ha vita difficile con Malinovskyi che lo supera praticamente sempre costringendo il classe 2001 alle maniere forti per fermalo. Al 26° l’ingenuità più grande che gli costa il rosso e causa un rigore che manda in svantaggio i suoi. Vivrà giornate migliori.

Ionita 5,5: Meglio del collega sulla corsia opposta, anche perché da quel lato l’Atalanta spinge meno e crea meno pericoli. Anche lui arretra dopo l’espulsione di Carboni. Dal 66: Faragò 6: Diligente in fase difensiva e poco più.

Nandez 6,5: Tanta legna in mezzo al campo per cercare di recuperare palloni e far ripartire l’azione. Non sempre ci riesce, ma non si arrende mai e fino all’ultimo non toglie il piede dall’acceleratore. Sfiora il gol del pari nel finale.

Nainggolan 6: Inizia quasi in marcatura su De Roon per complicare la costruzione del gioco dell’Atalanta e dialoga molto bene con Simeone. Uno dei più positivi in casa sarda anche quando deve occuparsi più di interdizione che di costruzione. Dal 66° Birsa 5: Non riesce ad accendere la luce e innescare le punte. Un ingresso impalpabile.

Rog 5,5: Gara di sofferenza e sacrificio, con pochi lampi. Fra i mediani è quello che fatica maggiormente sopratutto nella ripresa quando Tameze cresce.

Lykogiannis 5: Parte da esterno a tuttocampo trovandosi nella morsa Malinovskyi-Hateboer e fatica molto a tenerli a bada. Quando Carboni lascia i suoi in 10 arretra il raggio d’azione, ma continua a faticare a tenere gli esterni a cui spesso si aggiunge Sutalo. Dal 66° Mattiello 6: Qualche sbavatura in più rispetto a Faragò, ma gara comunque ordinata nell'ultima mezzora.

Simeone 6,5: Punto di riferimento imprescindibile per Zenga. Segna al primo tiro in porta, ma il VAR annulla per un tocco di mano veniale. Lotta e corre finché resta in campo sfiorando anche il gol in più di un’occasione. Dal 74: Ragatzu 6: Poco tempo in campo, ma ci prova fino al fischio finale.

Joao Pedro 5,5: Nel primo tempo si vede poco, lasciando il palco a Simeone e Nainggolan. Poi gioca una gara di sacrificio accendendosi a tratti senza però riuscire a essere pericoloso negli ultimi 20 metri.

Zenga 6,5: La sua squadra se la gioca a viso aperto, magari balla un po' in alcuni momenti, ma non si arrende mai e nonostante l’uomo in meno per oltre un’ora regge l’urto e rischia anche di pareggiare nel finale. Resta l’amarezza per un gol annullato che avrebbe potuto cambiare la storia del match.

Atalanta

Sportiello 6: Non corre grandi rischi e non deve impegnarsi in parate particolarmente difficili. Bravo e attento nelle uscite sia con le mani sia coi piedi.

Sutalo 6: Inizialmente soffre la vivacità di Simeone lasciandogli spazio per battere a rete in due occasioni. Cresce alla distanza facendosi notare anche in qualche avanzata palla al piede per dar supporto all’azione offensiva. Dall’82° Toloi Sv: Pochi minuti in campo per tenere al sicuro il fortino.

Caldara 6: Guida la difesa senza sbavature. Sia di testa sia di piede è sempre attento riuscendo a imbrigliare un Joao Pedro non nella sua migliore giornata. Nel finale potrebbe capitalizzare meglio un cross di Gomez.

Palomino 6: Spesso chiamato a costruire l’azione al posto di De Roon, gioca una gara ordinata e attenta senza grandi squilli.

Hateboer 6,5: Con Malinovskyi forma la catena di destra che manda in crisi la difesa cagliaritana. A inizio ripresa ha sulla testa la palla dello 0-2, ma la spedisce sul palo. Dal 73° Gosens 6: Cerca il gol con insistenza e ci va vicino in almeno un’occasione. Mostra che anche a gara in corso può essere letale.

De Roon 6: All’inizio soffre la marcatura di Nainggolan che non gli permette di guidare la squadra. Poi con gli avversari in 10 ha più spazio per costruire il gioco. Anche lui però sembra pagare un po' di appannamento.

Tameze 6,5: Inizio un po' timido e poi costante crescita. Nella ripresa strappa palloni e rilancia l’azione provando anche la giocata personale. Sembra essersi calato bene nel gioco di Gasperini.

Castagne 5,5: Si vede meno rispetto a chi gioca sulla corsia opposta, ma c’è sempre quando deve esserci. Non riesce a concretizzare un paio di buone occasioni per andare a segno e questo gli costa mezzo voto in meno.

Pasalic 6: Si vede meno rispetto all’ucraino con cui divide la trequarti e speraca anche una buona occasione per il vantaggio nel primo tempo. Anche nella ripresa non ha il killer instict per chiudere la gara. dal 59° Ilicic 5,5: Entra bene in campo e nel finale sfiora in due occasioni il colpo del ko mostrando, sopratutto nella prima occasione, un po' troppa sufficienza nel calciare a rete. Può solo crescere.

Malinovskyi 7: Indiavolato nel primo tempo. La squadra lo cerca con insistenza e lui si fa trovare sempre pronto conquistando falli che diventano ottime occasioni per sbloccare l’azione. Carboni ci capisce poco e al 26° lo affossa in area cambiando il volto della gara. Cerca anche la rete personale, ma senza fortuna. dal 59° Gomez 6: Si fa vedere sulla trequarti e cerca di mandare in rete i compagni pagando un po' di appannamento.

Muriel 6,5: Segna con freddezza il rigore – col 100 in stagione per l’Atalanta – e tiene sempre in apprensione la retroguardia sarda con il suo movimento e la sua velocità. Spreca però alla mezzora l’occasione per lo 0-2. dal 59° Zapata 5,5: si vede poco, se si esclude la giocata per Ilicic non riuscendo a sfuttare né il fisico né la maggiore freschezza fisica.

Gasperini 6,5: Non la migliore gara dell’Atalanta, lo ammette anche lui. La squadra macina tanto gioco, ma non chiude la gara rischiando qualcosa di troppo nel finale. Sembrano vedersi i primi segni di stanchezza più mentale che fisica.

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