Acquisti, rinnovi, cessioni: cosa manca al Milan a un mese dall'inizio della Serie A

Un’eredità è già sistemata, per l’altra il Milan è al lavoro. Attivissimo sul mercato, il club rossonero ha salutato due big come Donnarumma e Calhanoglu, ma ha già risposto presente al momento di sostituire il miglior portiere di Euro 2020: il primo innesto, del resto, è stato Mike Maignan, che si accomoderà tra i pali della porta della squadra di Stefano Pioli quando inizierà la Serie A il prossimo 21 agosto.
Giroud e gli altri. Parlando di cosa manca al Diavolo, del resto, sarebbe ingiusto non considerare che Maldini e Massara siedono sul trono di squadra regina del mercato. Oltre a Maignan, è arrivato il connazionale francese Olivier Giroud, dal Chelsea è stato riscattato Fikayo Tomori, a sinistra è giunto il vice-Theo nelle fattezze di Ballo-Touré. E poi sono stati confermati due giovani dal sicuro avvenire: Sandro Tonali e Brahim Diaz, quest’ultimo col 10 sulle spalle.
Ora la priorità è l’eredità di Calhanoglu. Se il numero è finito sulle spalle dello spagnolo in prestito biennale dal Real Madrid, la questione di chi prenderà il posto del turco è ancora aperta. In fin dei conti, Brahim era a Milanello già un anno fa. Tanti nomi, da questo punto di vista: prosegue la trattativa col CSKA Mosca per Nikola Vlasic, avanza la candidatura di Josip Ilicic che dovrebbe lasciare l’Atalanta. Più suggestivi, ma anche costosi, soprattutto in termini di ingaggio, profili come James Rodriguez, Isco o Philippe Coutinho.
Telenovela Bakayoko. Kaio Jorge caso a parte. Se la trattativa per un giovane come Warren Bondo è in dirittura d’arrivo, quella per riportate in Italia il centrocampista Tiemoué Bakayoko è diventata una soap opera: il Chelsea ha rinnovato unilateralmente il contratto dell’ex Napoli fino al 2023. Il Milan lo punta comunque, ma in prestito o comunque a costi decisamente contenuti. Caso a parte Kaio Jorge: il talento 2002 del Santos piace soprattutto perché prendendolo oggi i rossoneri brucerebbero la concorrenza, fortissima a fine anno quando potrebbe salutare a zero il Peixe. Sempre in entrata, i rossoneri puntano a riportare in Italia anche Diogo Dalot, questa volta come alternativa sulla fascia difensiva destra.
Capitolo cessioni, grana Romagnoli? Un attaccante partirà: sembrava fatta per il passaggio di Jens-Peter Hauge in Bundesliga, negli ultimi giorni l’indiziato principale è Rafael Leao. Ne resterà solo uno, questa è la sensazione. In uscita, c’è la questione Alessio Romagnoli: Pioli l’ha confermato come capitano, ma di fatto è alle spalle della coppia Tomori-Kjaer. La sua partenza costringerebbe il Milan a cercare sul mercato un sostituto, ma non è comunque da escludere anche perché il contratto non è rinnovato. Bussa il Barça.
E poi c’è Kessié. Il Milan punta a evitare un tris dopo i casi Donnarumma e Calhanoglu. L’ivoriano sarà impegnato a breve con la Nazionale alle Olimpiadi: ciò non impedisce di trattare col suo agente, ma per il rinnovo servirà comunque un po’ di tempo. Il suo contratto scadrà a giugno 2022, la distanza tra le parti non è a oggi siderale e in rossonero sono convinti di poter iniziare la stagione senza un caso aperto in rosa.
