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SAMPDORIA GONFIA LA RETE – Un attacco completato: potenza, fantasia ed esperienza

di Paolo Bardetta
per Sampdorianews.net
Insidefoto/Image Sport
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Sampdoria con 8 punti in classifica, imbattuta in campionato, e con una partita ancora da recuperare in casa contro la Roma. Due punti in due trasferte difficili contro Torino e Hellas Verona, e un gruppo di giocatori che prende sempre più le sembianze di una squadra forte che ha trovato finalmente la sua maturità e la sua compattezza. Una squadra caparbia e che lotta dal primo fino all’ultimo minuto, e il merito di tutto questo è senza dubbio di Marco Giampaolo. 

Per analizzare la prestazione dell'attacco blucerchiato nel corso di Hellas Verona-Sampdoria, è necessario distinguere le due frazioni di gioco. Giampaolo si è presentato a Verona lasciando in panchina Ramirez e Zapata per dare spazio a Ricky Alvarez e Gianluca Caprari a fare coppia con l’inamovibile Quagliarella.

Mossa per certi aspetti azzardata, ma vista la prossimità di molte partite nell’arco di una settimana, il tecnico blucerchiato ha dovuto “rischiare” il turnover e rinunciare, almeno per un tempo, all’estro dell’uruguaiano e alla presenza fisica del colombiano. Il cinismo e la freddezza sotto porta che hanno contraddistinto i blucerchiati nelle partite precedenti, sono venuti un po' a mancare, basti pensare che la Sampdoria ha avuto ben 11 occasioni da rete e 9 tiri in porta. 

Ma procediamo per gradi. Giampaolo ha voluto dare una chance ad Alvarez, schierandolo nel suo ruolo più naturale. Ma l’argentino non è mai riuscito ad entrare veramente in partita né a sfruttare a pieno le possibilità di contropiede che hanno concesso gli avversari. Lento e prevedibile e sempre fuori dal gioco blucerchiato. Di contro Giampaolo ad inizio ripresa ha dovuto dare più vivacita alla sua squadra e infatti al suo posto è subentrato Gaston Ramirez. Per l’uruguaiano forse non una delle migliori partite, ma quanto meno è riuscito ad essere da collante tra il centrocampo e l’attacco, donando più velocità all’azione e rischiando anche di trovare il gol del vantaggio se non fosse stato per il recupero, con il portiere fuori dai pali, di Heurtaux che si è immolato per respingere il pallone diretto a rete. 

Caprari, in panchina contro il Torino e titolare a Verona. Non è certamente il giusto sostituto di Zapata, ma con lui in squadra l’attacco blucerchiato, perde si forza fisica, ma acquista velocità e fantasia. Buona la prova del giovane attaccante romano, sempre vivo e presente nelle azioni, ma poco preciso sotto porta. Nel primo tempo miracolo di Nicolas su un tiro dalla distanza diretto all’incrocio, ma nel secondo tempo ha peccato forse di presunzione calcistica non andando direttamente al tiro nell’azione in cui ha messo a sedere tutta la difesa avversaria. 

Al minuto 7’ del secondo tempo è la volta di Zapata. Il colombiano subentrato al posto di Quagliarella, fa coppia con Caprari. Sin da subito crea scompiglio nell’area di rigore avversaria dando più potenza all’attacco doriano. Sicuramente meno incisivo rispetto alla partita con il Torino, ma c’è da considerare che prima di ora l’attaccante non aveva giocato nemmeno spezzoni di partite. Il vero Zapata lo vedremo di certo tra qualche giornata: unico rimpianto quel palo allo scadere che gli ha negato la gioia del secondo gol consecutivo. 

E poi c’è il sempre presente Fabio Quagliarella. Della serie 34 anni e non sentirli; che giochi con Caprari o con Zapata le sue prestazioni sono sempre sopra la sufficienza. Un primo tempo di sostanza e di supporto alla velocità del compagno e un tiro dalla lunga distanza che stava per impensierire il portiere veronese. Nella ripresa il numero 27 si è accomodato in panchina ma non per particolari demeriti, ma solo per rifiatare in vista dell’impegno di domenica contro il Milan

Nel complesso un reparto offensivo che con l’arrivo di Zapata ha acquistato notevolmente spessore ma soprattutto che dà la possibilità a Giampaolo di avere tante variabili tattiche. In attesa di vedere all’opera il talento polacco di Kownacki, i tifosi blucerchiati possono vantarsi di avere un reparto attaccanti che con sacrificio, gioco, e determinazione saranno in grado di creare scompiglio a tutti gli avversari. Del resto siamo solo all’inizio di campionato, ma se le premesse sono queste, il bello deve ancora venire. 


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Martedì 23 Aprile 2024