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Caso Obiang, il fatto non sussiste: Ferrero prosciolto

di Lidia Vivaldi
per Sampdorianews.net
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Si è svolta oggi l'udienza presso il tribunale di Roma relativa al "Caso Obiang", l'indagine che aveva preso in esame alcune transazioni finanziarie anomale di società del gruppo Ferrero. Le accuse nei confronti di Massimo Ferrero erano di appropriazione indebita, autoriciclaggio e utilizzo di fatture false. Oltre al patron blucerchiato erano coinvolti anche la figlia Vanessa, il nipote Giorgio, e i due manager Marco Valerio Guercini e Andrea Diamanti.

Il Gup del tribunale di Roma ha prosciolto da tutte le accuse Massimo Ferrero, e assolto "perché il fatto non sussiste" anche le altre quattro persone citate nel fascicolo, lo riporta l'agenzia Askanews.

Nella richiesta di rinvio a giudizio si contestava a Ferrero e alla figlia Vanessa "in concorso tra loro e con più atti esecutivi del medesimo disegno criminoso" di aver procurato "alla società Vici srl un ingiusto profitto" appropriandosi "indebitamente di parte delle somme accreditate con bonifico estero per la vendita il 17 giugno 2015 del calciatore Pedro Obiang".

Erano inoltre citate "le aggravanti di aver cagionato alla Uc Sampdoria spa un danno patrimoniale di rilevante entità e di aver commesso il fatto abusando di relazioni d'ufficio". 


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