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ESCLUSIVA SN – Bollini: “Keita sa abbinare tecnica a velocità in modo ottimale, impiegò poco tempo a portare il talento alla ribalta”

di Diego Anelli
per Sampdorianews.net
Matteo Gribaudi/Image Sport
Matteo Gribaudi/Image Sport

Il percorso dell'Under 20 in epoca Covid, i ricordi dell'ottima esperienza alla guida della Primavera blucerchiata nell'annata 2006 – 2007 e il legame con Keita Balde, assieme ad Antonio Candreva il principale colpo in entrata nell'attuale mercato in casa doriana. Sono alcuni degli argomenti trattati nell'intervista esclusiva realizzata con grande piacere da Sampdorianews.net con Alberto Bollini, attuale Ct Under 20 Azzurra:

Mister Bollini, il percorso alla guida dell'importante Under 20 in un periodo purtroppo condizionato dall'emergenza Covid – 19: “In tutti noi c'è grande voglia di stare insieme, vivere ogni allenamento con intensità e partecipazione. Si toccano con mano entusiasmo e voglia dei ragazzi nella preparazione dell'Europeo in Italia. Il primo rinvio è avvenuto a marzo con lo slittamento a settembre, adesso lo spostamento da ottobre a novembre. I protocolli di sicurezza vanno seguiti e hanno la precedenza su tutto, nel frattempo noi pensiamo a lavorare. Siamo reduci da un'ottima prima fase con tre vittorie in altrettante gare in Romagna, con sette goal realizzati e zero subiti. Nel lockdown siamo rimasti costantemente in contatto con le videochiamate, anche per dare reciproco sostegno morale, in primis ai ragazzi residenti nelle zone più colpite dal Covid. Adesso dobbiamo fare i conti con un girone altamente competitivo con Islanda, Norvegia e Slovenia, soltanto una Nazionale potrà proseguire il cammino. Non sarà semplice conquistare il primo posto, ma siamo consapevoli del nostro valore e ci prepareremo al meglio”.

Sono passati diversi anni ma il lavoro svolto alla guida della Sampdoria Primavera nell'annata 2006 – 2007 resta davanti agli occhi di tutti. I suoi ricordi. “Senza voler ricorrere alla retorica è stata un'esperienza bellissima. Venivo dall'importante esperienza di Modena, i gratificanti anni alla guida della Lazio Primavera dal 1999 al 2003, ho avuto il piacere di riconfrontarmi con la realtà Primavera dopo due anni in C. Forse in modo inaspettato rispetto alle premesse di inizio stagione siamo stati protagonisti di una meravigliosa cavalcata. Nelle fasi finali abbiamo avuto la meglio sulla Juventus, da noi mai sconfitta in campionato, e in semifinale sulla quotata Atalanta. Abbiamo perso in finale con l'Inter, a mio parere in modo immeritato, con il rigore beffa di Balotelli. Resterà per sempre un'esperienza meravigliosa, mi resta un grande ricordo del Presidente Riccardo Garrone, Direttore Beppe Marotta e Fabio Paratici agli inizi carriera. Per il sottoscritto è stato un onore e un orgoglio misurarmi con professionisti e persone dal grosso spessore umano, dotati di grande intelligenza e strategia societaria”.

La Sampdoria è riuscita a chiudere l'operazione Keita Balde, un calciatore e un ragazzo che Alberto Bollini conosce benissimo, avendolo allenato nel 2012 nella Lazio Primavera. “Keita Balde arrivò alla Lazio dalla cantera del Barcellona. Nei primi sei mesi a causa di problematiche legate al transfer non ha potuto disputare le gare ufficiali. Per ogni calciatore la partita della domenica è tutto, poteva soltanto allenarsi con noi e partecipare ai test amichevoli. Ha un talento innato, ha impiegato poco tempo per portarlo alla ribalta. È un ragazzo molto sensibile, sa farsi voler bene nello spogliatoio e coltiva le amicizie anche al di fuori del campo: si faceva apprezzare come deejay assieme al compagno Tounkara, altro grande talento adesso alla Viterbese. Ha sempre dimostrato una grossa personalità calcistica. Caratterialmente è estroverso e simpatico, a volte ho dovuto fare la parte dell'allenatore un po' severo, riportandolo con disciplina alle direttive tattiche. Ha sempre risposto in modo importante ai miei input, fornendo confortanti feedback nel processo di crescita. A distanza di anni tuttora ci scriviamo, nel tempo è maturato molto, ha messo su famiglia e non ha mai scordato i valori ai quali crede. Negli ultimi anni nei nostri settori giovanili sono arrivati tanti ragazzi stranieri, va sempre valutato con attenzione l'impatto in termini di ambientamento e aspetto culturale. Ho sempre preservato l'idea del “Made in Italy”, ben vengano ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, soprattutto se più bravi della media e Keita Balde rappresenta questo esempio. Quando sono arrivato in prima squadra con Reja, Keita aveva già accumulato un minutaggio importante. Per qualità tecniche e fisiche può ricoprire tutti i ruoli sul fronte offensivo, sia seconda punta che esterno, in modo ottimale sa abbinare tecnica a velocità e abilità nel dribblare l'avversario. Aumenta il valore tecnico di qualsiasi squadra che lo ha in organico e l'intero campionato ne esce arricchito.

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