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RICCI: "Mi trovo benissimo a Salerno, con la Cremonese due punti persi. Vorrei andare in Serie A coi granata"

di Valerio Vicinanza
per Tuttosalernitana.com
Dario Fico/TuttoSalernitana.com
Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Dopo un inizio di stagione opaco Matteo Ricci sta progressivamente prendendo le redini del centrocampo della Salernitana, divenendo imprescindibile negli schemi di mister Bollini. A dimostrazione della crescita esponenziale del prodotto il centrocampista classe '94, vi sono i due gol pesanti realizzati nelle ultime gare contro Cesena e Cremonese, le prime due gioie in maglia granata. “Mi trovo davvero benissimo a Salerno - esordisce Ricci, ospite della trasmissione di Telecolore “Gol su Gol” - Il difficile inizio di stagione? Le critiche ci stanno, chi non le accetta è presuntuoso. Cambio ogni anno squadra e devo ripartire sempre da capo. E' difficile, sono cose che contano per un giocatore. Col miglioramento della squadra, poi, sono migliorato anch'io”. Sulla competitività del campionato l'ex Perugia poi commenta: “Molte volte le squadre blasonate possono permettersi anche giocatori di Serie A, ma in B conta molto anche la voglia di arrivare e la fame”. Una battuta poi sulla Nazionale di Ventura, sulla mancata qualificazione ai Mondiali e sui problemi del calcio italiano: "La Nazionale di Ventura non mi piaceva, troppo difensivista. A me piace il calcio offensivo, quando ho visto la formazione contro la Svezia ho pensato che ci sarebbe voluta una squadra più spregiudicata. In Italia ci sono troppi stranieri nelle Primavere. Nel calcio italiano, oggi, manca un Totti o un Del Piero, manca la qualità. Nei settori giovanili si cercano spesso giocatori con grandi doti fisiche, più che tecniche. E' una cosa che ho visto per anni".

Sul momento della squadra granata: "Il campionato va visto in maniera positiva, ma quelli di ieri con la Cremonese sono due punti persi. Dobbiamo continuare a lavorare e migliorarci. Le palle inattive? Ne abbiamo fatti tanti di gol su palla da ferma, ma ne abbiamo anche subiti troppi. Ci dobbiamo lavorare. Solitamente adottiamo una marcatura mista sui calci piazzati: sui corner alcuni giocatori che il mister ritiene più forti di testa vengono marcati a uomo, il resto a zona. Sulle punizioni, come sul gol di Arini, è diverso. Di solito facciamo un blocco con tre giocatori, mentre altri cinque marcano a zona e lì ci siamo persi il giocatore". Sulle assenze: "Tutti i giocatori fuori sono importanti, ma con le assenze gli altri si sono responsabilizzati mettendo tutto in campo".

"Play-off? Secondo me ci possiamo stare - continua Ricci - stiamo dimostrando di meritare questa classifica. Il campionato però è lungo, dobbiamo restare coi piedi per terra. Quale squadra mi ha impressionato di più? Il Bari per qualità, ci ha messo davvero in difficoltà nella ripresa. La migliore partita? Secondo me col Novara, gli attaccanti si sono mossi benissimo". Sul modulo: "I moduli più adatti sono il 4-3-3 e il 3-5-2". Sulle proprie ambizioni: "Sicuramente è quella di raggiungere mio fratello Federico (giocatore del Genoa ndr) in Serie A. Mi piacerebbe andarci con la Salernitana, così la società potrebbe avere i soldi per riscattarmi dalla Roma". Il centrocampista granata rivela poi un retroscena sul mercato estivo e il suo trasferimento a Salerno: "Su di me c'era un club di Serie A, il Crotone, che aveva parlato con la Roma e diversi club di B. Ho atteso il Crotone per settimane, poi ho scelto la Serie B dove la Salernitana era in cima alla lista dei gradimenti". Infine sulla prossima trasferta di Cittadella: "E' un'ottima squadra, hanno confermato il blocco dello scorso anno. Sarà una partita difficile ma dobbiamo dimostrare di essere più forti di loro".


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