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TMW RADIO - Lazio-Roma, Pancaro: "Che ricordi quei quattro derby vinti di fila con Eriksson"

di Dimitri Conti
Federico De Luca
Federico De Luca
L'allenatore Giuseppe Pancaro è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dal derby della Capitale di stasera: "Giocare a Roma una partita così sentita ha sempre il suo fascino, c'è grande attesa, anche se purtroppo questa sera mancheranno più di ogni altra cosa i tifosi. Il mio ricordo più bello sono i quattro derby vinti di fila in una stagione con Eriksson: due in campionato e due in Coppa Italia".

Come se lo immagina questo incontro senza pubblico?
"Sicuramente si perde forse la parte più bella della partita. Abbiamo sempre pensato al calcio dei tifosi come frase fatta ma oggi ci stiamo accorgendo che non è così: senza ne perde lo spettacolo e la magnifica bellezza del gioco. La partita va oltre i tre punti a Roma".

Per la Lazio conta anche per la classifica...
"Sì, i numeri dicono questo. In Champions sono andati benissimo, e forse per questo hanno perso qualcosa in campionato. Ora, con la coppa che si è fermata e la squadra in ripresa perché viene da due vittorie, deve assolutamente scalare la classifica ed ha bisogno di continuare a fare risultati positivi perché di passi falsi in campionato ne sono già arrivati".

Inzaghi sembrerebbe aver fatto bene ad opporsi alla cessione di Caicedo.
"Uno che gioca così è valore aggiunto per una squadra top, dove anche le alternative devono dare il loro contributo. E Caicedo ne sta dando uno grande".

Sorpreso dal cammino della Roma?
"Non mi sorprende perché già l'anno scorso Fonseca aveva mostrato di saper mettere una squadra che dominasse le partite, ha un organico di grande qualità. Il salto passa dalla difesa".

Tempi ideali per un allungo del Milan?
"Parlare di allungo ancora è prematuro, stanno intanto dimostrando di meritare di stare lì con i fatti, riuscendo a vincere nonostante le assenze di giocatori importantissimi. Sono fiduciosi ed organizzati: complimenti a Pioli e Maldini, stanno facendo un lavoro straordinario con tanti giovani, la cui prospettiva fa ben sperare".

Che idea si è fatto del Prandelli-bis a Firenze?
"All'inizio ha avuto delle difficoltà, ma adesso mi sembra sulla buona strada. La Fiorentina ha un organico tale che gli permetterà di uscire da quella zona di classifica, che non gli compete".

La rosa del Milan è troppo giovane per lo Scudetto? Mandzukic nome giusto?
"Solo il tempo potrà dare una risposta, di sicuro uno dei valori aggiunti è la grande coesione che si è creata nel gruppo, lo spirito d'appartenenza che sta facendo la differenza, assieme all'organizzazione data da Pioli alla squadra e alla qualità di determinati giocatori. Mandzukic potrebbe ulteriormente alzare il livello di esperienza".

Sarebbe sorpreso se il Monza facesse il doppio salto C-A?
"No, assolutamente. Conosco la competenza e le ambizioni di Berlusconi e Galliani, ed avendoli affrontati lo scorso anno ho sempre pensato che la doppia promozione possa essere fattibile, e sono sicuro che loro giocano per questo".

Theo e Hakimi migliori terzini al mondo?
"Tra i migliori sicuramente. A me piace molto anche Spinazzola, per nominare un italiano che sta facendo molto bene in quel ruolo, così come Calabria".

Stuzzicato da Eriksen regista?
"Giusto provare a far giocare chi ha maggiore qualità. Lui è un campione senza discutere, e Conte fa bene a provare a recuperarlo in tutti i modi perché può fare la differenza".

Chi rischia di più tra Inter e Juventus?
"La sensazione è che, anche se c'è qualche punto di favore a differenza dell'Inter, è che nessuna delle due possa permettersi di perdere: sia per i punti in classifica che per il contraccolpo psicologico, sarà una partita molto importante per il campionato".

Cagliari vera delusione della Serie A?
"Purtroppo stanno facendo molta fatica, un po' come il Torino. Squadre che per l'organico che hanno, effettivamente, potrebbero stare in posizioni diverse. Però quando cambi allenatore, e quindi modo di giocare, ci vuole tempo. L'abbiamo visto pure a Parma, con Liverani che ha fatto fatica perché non ha avuto neanche tempo di poter lavorare".
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Venerdì 29 Marzo 2024