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Julio Sergio: "Mancato Scudetto 2010 grande rimpianto. Lavoro per tornare alla Roma"

di Alessandra Stefanelli
Federico Gaetano
Federico Gaetano
L'ex portiere brasiliano della Roma, Julio Sergio, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della pagina Instagram Footbatalier: “Il mio arrivo alla Roma? La Roma ha voluto vedermi in provino prima di acquistarmi perché a Trigoria sapevano che avevo subito un infortunio al ginocchio. Mi rimandarono in Brasile e dopo 20 giorni mi chiamarono dicendomi che avevano intenzione di tesserarmi. Nello spogliatoio in cui sono arrivato c’erano grandi giocatori, ero emozionato. Volevo entrare a far parte del campionato italiano già da un po’, ma non mi aspettavo di andare alla Roma già da subito”.

Gli viene poi chiesto se la sua Roma avrebbe potuto vincere di più: “Uno scudetto sicuramente potevamo vincerlo (2009/2010, ndr), è un grande rimpianto per la mia carriera. In altre occasioni era più complicato, la famiglia Sensi fece uno sforzo molto grande per portare la Roma dove l’hanno portata, i tifosi devono ringraziarli. Avevamo Pradé come direttore sportivo che faceva grandi colpi, ha fatto un ottimo lavoro. C’erano pochi soldi da investire ma Pradé e Rosella Sensi sono riusciti a fare sempre un buon mercato”.

Sul possibile ritorno alla Roma: “Io adesso faccio l’allenatore, sto studiando per prendere tutti i patenti e allenare in Italia. So che devo fare esperienza e iniziare accanto a qualcuno, il mio sogno è vivere a Roma, portarci i miei figli e magari lavorare per la Roma, sarebbe un sogno per me. Adesso non posso farlo ma sto lavorando per questo”.

Infine chiosa sulla possibile ripartenza del campionato: “Prima penserei alle vite umane, il calcio deve essere in secondo piano. Se poi è sicuro giocare a porte chiuse allora è giusto riprendere, ma prima si deve pensare alle persone. Dobbiamo gestire bene questa situazione”, ha concluso come riportato da Vocegiallorossa.it.
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