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A Montpellier la Muraglia non è cinese. Ma azzurro-Italia

di Tommaso Maschio
www.imagephotoagency.it
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Che la difesa fosse una dei punti di forza dell’Italia era cosa risaputa, anche se l’infortunio di Cecilia Salvai aveva fatto preoccupare un po' tutti, tranne probabilmente la ct Milena Bertolini. In Francia si ha avuto la conferma di quanto sia forte la retroguardia azzurra che oggi, di fronte alla Cina, ha alzato la Muraglia e l’ha colorata di azzurro con la coppia centrale Gama-Linari sempre più impenetrabile e sempre più affiatata, neanche giocasse assieme da una vita. E poi sugli esterni le inesauribili Alia Guagni ed Elisa Bartoli che corrono, spingono e difendono con un’intensità davvero rara. Perfette e pulite anche negli interventi più difficili e rischiosi.

Se Giuliani ha dovuto raccogliere la palla in fondo al sacco solo in due occasioni in questo cammino mondiale e solo su calcio di rigore, o il suo sviluppo come contro l’Australia, nonostante davanti si sia trovata nomi del calibro di Sam Kerr, Marta, Christiane e infine Wang Shanshan e Li Ying (parliamo del gotha del calcio femminile mondiale) il merito è della linea difensiva a quattro e dell’applicazione difensiva di tutta la squadra con anche le punte che si sacrificano (abbiamo visto in queste settimane Bonansea rincorrere le avversarie come fosse un terzino, o Girelli andare a bloccare sul nascere le azioni avversarie) e un pressing organizzato che toglie il respiro e annebbia le idee. Qualcuno si è spinto a dire che questa è la difesa migliore del Mondo. Forse un po' azzardato, ma non troppo perché il muro alzato oggi contro la Cina è ai limiti della perfezione con Giuliani, perfetta nelle uscite basse o alte che siano, impegnata seriamente solo con un tiro da fuori nel primo tempo. E numeri alla mano in poche hanno fatto meglio di noi.
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Venerdì 29 Marzo 2024