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Roma Femminile, Spugna: "Sul 3-1 non era facile e invece con cuore, carattere e sacrificio abbiamo conquistato un altro trofeo". VIDEO!

di Luca d'Alessandro
per Vocegiallorossa.it

Queste le parole del mister della Roma Femminile, Alessandro Spugna, al termine della finale di Coppa Italia vinta dalle giallorosse, ai microfoni della Rai: "Non è stata la nostra miglior prestazione, devo essere sincero in questo. Faccio i complimenti alla Fiorentina che ha fatto una partita importante. La bravura che abbiamo avuto è stata nel recuperare una partita che ormai sembrava persa, perché eravamo sotto di 2 gol, sul 3-1 non era facile e invece, grande cuore, grande carattere, grande corsa, grande sacrificio ci hanno portato a rimettere in piedi la partita. Nei supplementari abbiamo avuto occasioni nitide per vincerla, ma poi c'è stata un po' di stanchezza e oggi siamo state brave nel calciare i rigori, Camelia (Ceasar ndr) è stata brava nel pararli... altro trofeo e bene così".

Diceva che non le riconosceva le sue calciatrici, cosa succedeva? 
"Abbiam perso tanti duelli, sbagliato tanto in fase di costruzione. Abbiamo regalato il primo gol, poi subentra l'ansia e diventa difficile gestire la gara, la palla. Sono state brave a recuperare la partita con tanta voglia e devo fare i complimenti alle ragazze per questo e per tutta la stagione. Una stagione di livello alto ed è normale che arrivi all'ultimo impegno con stanchezza non solo fisica, ma anche mentale, però è andata così e abbiamo conquistato la Coppa Italia, personalmente mi mancava e sono contento per questo. Adesso un po' di vacanza".  

Spugna ai canali del club

Finalmente, la Coppa Italia torna a Roma. Sembrava una maledizione.
"A un certo punto ho pensato che fossi io a non portare bene. Non abbiamo fatto la miglior partita della stagione, dobbiamo essere sinceri. È stata una gara di grossa rincorsa. Siamo state brave a recuperare una partita praticamente persa. Diamo merito alle ragazze per il grande cuore, per tanto sacrificio e determinazione. A un certo punto della gara, un po' per inerzia nei supplementari siamo andate avanti e abbiamo avuto in quel momento le occasioni migliori per vincere. Devo fare i complimenti alla Fiorentina perché l'ha preparata bene, ci ha messo in difficoltà, non ci ha fatto giocare come volevamo. Però, poi queste sono partite secche: vinci ai rigori e va bene così. Portiamo la Coppa Italia a Roma. Per me è la prima, e sono contento".

Tre volte su tre la Roma vince in finale ai rigori: è segno che questa squadra non molla mai.
"Sì, non molla mai, ma forse non siamo tanto da partita secca (Spugna sorride, ndr), perché ogni volta dobbiamo arrivare all'ultimo rigore. Però, ci sta: in finale, è una possibilità. Fino ad adesso, ogni volta che siamo andate ai rigori l'abbiamo vinto. Vuol dire che in questo siamo brave". 

Ai rigori, le protagoniste sono state Ceasar, che ne ha parato uno e Troelsgaard, che ha avuto il coraggio di andare a tirare quello decisivo.
"Sappiamo che Camelia ai rigori si esalta. È stata brava anche in questa occasione. Sanne ha grande esperienza, ha grande freddezza, è andata a calciare il rigore decisivo. La scelta di metterla per ultima era dovuta anche a questo. Avevamo diverse rigoriste fuori, perché Kumagai era già uscita, Greggi era un'altra che avrebbe potuto tirare, Minami aveva i crampi. Ma siamo andate sul dischetto con grande determinazione e siamo riuscite a vincere".

Spugna in mixed zone (da Tuttomercatoweb)

“Il grande merito è stato quello di recuperare una partita che era praticamente persa e invece il cuore e la determinazione hanno fatto si ché il risultato fosse un altro. Le ragazze hanno fatto sì che si riuscisse a recuperare il risultato e poi nei supplementari, come spesso accade, abbiamo avuto le occasioni migliori per vincerla. Poi siamo andate ai rigori ed è stata brava Camelia (Ceasar NdR) a parare e le ragazze che hanno tirato, Troelsgaard è stata molto fredda. Poi le finali conta poco giocarle bene, anche se a me piace farlo, ma alla fine abbiamo portato a casa il trofeo che era la cosa più importante”.

La Roma dimostra di avere sempre un margine di miglioramento
“Il fatto di dover migliorare deve essere una costante, non possiamo pensare di essere arrivate al massimo livello perché abbiamo vinto due campionati e adesso la Coppa Italia o la Supercoppa lo scorso anno. Dobbiamo continuare ad alzare l'asticella e la gara di oggi dimostra che le altre non stanno a guardare, ma crescono. Oggi la Fiorentina ha fatto una gara importante e faccio i complimenti a loro, al loro mister e allo staff. Noi dobbiamo continuare a migliorare, ora andiamo in vacanza e poi riprenderemo a lavorare”.

Stasera si è fatta sentire la stanchezza
“L'approccio non è stato dei migliori, poi ci sta un po' di stanchezza fisica e mentale quando giochi tante partite e tante competizioni arrivando fino in fondo. Sono state brave a riprendere una gara veramente, veramente complicata, e anche questo è un merito perché non puoi vincere sempre 4-5 a zero e non tutte le squadre sono capaci di certi recuperi. Siamo state brave a fare questo”.

Quanto è importante avere questo tifo a favore?
“Lo dico da sempre, il pubblico di Roma era tanto e ci ha spinto anche sul 3-1. Hanno continuato a tifare e incitarci, questo in campo lo senti e le ragazze sono state brave a farsi trascinare e questa vittoria è per loro che ci hanno seguito su tutti i campi”.

Cosa ha detto alle ragazze prima dei supplementari?
“Ho detto che dovevamo giocare con maggiore tranquillità anche se non era facile perché aumenta la stanchezza e la lucidità viene a mancare, ma paradossalmente ho detto anche di rallentare i ritmi perché con la qualità che abbiamo dovevamo essere più precise nelle giocate. E queste giocate ci avrebbero consentito di avere più occasioni come poi è successo con due o tre palle gol importanti. Non c'era più bisogno di pressare troppo, di correre, 60 metri ogni volta sennò non ce l'avremmo fatta e infatti abbiamo finito con tante giocatrici coi crampi”.

Dopo due sconfitte è un po' la liberazione vincere questa Coppa?
“Probabilmente sì perché era la terza finale e le altre due le avevo perse, sul 3-1 ho anche pensato che fosse solo colpa mia, che sono io che non porto fortuna o non sono bravo a fare questo tipo di competizione perché era veramente incredibile. Siamo contente per questo trofeo che mancava da qualche anno, era la quarta finale e quindi ci mancava qualcosa. Dovevamo provare a vincerla, ci siamo riuscite e va bene così”.


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