Menù Notizie

De Rossi e la masterclass da allenatore: anche Allegri può insegnare tanto

di Marco Campanella
per Vocegiallorossa.it
Fonte Il podcast di Marco Campanella
www.imagephotoagency.it
www.imagephotoagency.it

Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.

Una delle caratteristiche peculiari del Daniele De Rossi calciatore era sicuramente il fatto che fosse una sorta di allenatore anche in campo, secondo quanto dice chi ha avuto modo di viverlo da compagno di squadra o da proprio giocatore. Questa è sicuramente una qualità innata che gli sta permettendo di ottenere grandi risultati già alla prima esperienza da tecnico di una squadra di Serie A. In questi primi mesi sulla panchina della Roma, il mister romano e romanista sembra essersi immerso a pieno nella causa, con la tipica voglia di fare e passione sfrenata di chi ha ancora tutta una storia da scrivere. Da quel 16 gennaio, giornata in cui De Rossi prende il posto di José Mourinho solo in qualità di traghettatore fino a fine stagione, sono poche le ore di sonno avute a disposizione: studio, schemi, allenamenti, studio e ancora studio. Sin dalle prime dichiarazioni nella sua nuova vita in giallorosso, De Rossi si è detto un discepolo del calcio proposto da Luciano Spalletti e Luis Enrique, dai quali ne ha appreso i princìpi basilari, oltre ad apprezzare il Tiki-Taka di Pep Guardiola. Vien da sé, quindi, l'ammirazione nei confronti di Roberto De Zerbi, suo grande amico e sicuramente uno dei migliori allenatori in circolazione, battuto proprio da De Rossi in una delle sue primissime panchine europee. De Zerbi non è l'unico allenatore affrontato in questi mesi dalla Roma che può godere della stima di De Rossi: per esempio, su Vincenzo Italiano e su Stefano Pioli sono sempre state spese ottime parole d'apprezzamento.

Daniele De Rossi si sta affermando piano piano come uno dei giovani allenatori in rampa di lancio nel calcio europeo, seguendo le orme di Thiago Motta e Xabi Alonso. Con entrambi ne condivide il passato da centrocampista centrale e ora ne vuole inseguire il percorso: subentrati in corsa sulle panchine rispettivamente di Bologna e Bayer Leverkusen nella passata stagione, in questa stanno entrambi compiendo delle vere e proprie imprese per il loro club. 
Nonostante una chiara preferenza di un modo di intendere il calcio, De Rossi non si esime dall'apprendere anche da allenatori più pragmatici: per esempio, post Roma-Juventus ha voluto chiedere a Massimiliano Allegri dei consigli in vista della semifinale di ritorno contro il Bayer Leverkusen. Proprio il tecnico bianconero - dall'alto della sua ricca esperienza - ha voluto tranquillizzare De Rossi, consigliandogli di non avere troppa frenesia nella ricerca del gol dal primo minuto, visto il risultato da ribaltare dopo il 2-0 dell'andata in favore dei tedeschi. Magari, un allenatore alle prime armi avrebbe preparato la gara buttandosi dal primo minuto all'arrembaggio, lasciando forse qualche spazio di troppo a una squadra fortissima, in grado di saper colpire in contropiede: infatti, era questo il primo pensiero dello stesso De Rossi. Dopo la gara d'andata, il tecnico pensava di poter andare alla BayArena per segnare il primo gol nei primi 30 minuti e gestire poi la restante ora di gioco nella ricerca del secondo. Dopo la chiacchierata con Allegri, però, De Rossi si è convinto di poter ribaltare tutto anche dal 60' in poi. 

Questi primi mesi sulla panchina della Roma, quindi, sono serviti a De Rossi sia per affermarsi nel panorama calcistico e sia come una vera e propria masterclass universitaria, imparando qualcosa da tutti gli allenatori affrontato finora. Vedremo se e cosa gli sarà utile per il futuro. 


Altre notizie Roma
Domenica 19 Maggio 2024