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I possibili outsiders

di Alessandro Carducci
per Vocegiallorossa.it
Fonte L'editoriale di Alessandro Carducci

Che la Roma stia attraversando un periodo delicato è noto a tutti ed è noto da parecchio tempo. Uscita indenne dal doppio confronto con il Milan e dopo aver vinto il derby, la formazione giallorossa ha inciampato con il Bologna e ora è attesa da Napoli, Juventus e Atalanta, con il Bayer Leverkusen a incastrarsi in questo filotto infernale, formando un calendario che solleciterà i giallorossi, risucchiandone ogni energia. Prima di tutto, però, i 20 minuti di Udine, piazzati lì come una ciglia nell’occhio o come il polline in primavera.

CI SARÀ BISOGNO DI TUTTI – Facile aspettarsi qualcosa in più dai vari Dybala, Pellegrini, Paredes, Lukaku, El Shaarawy e compagnia cantante, ma potrebbe non bastare. Potrebbe non bastare avere risposte dai soliti noti, dai leader. Potrebbe servire qualcosa in più anche da chi, almeno al momento, ha meno spazio, meno visibilità e, solo apparentemente, meno importanza.

I POSSIBILI OUTSIDERS - Il più importante tra i meno impiegati è sicuramente Azmoun. Nell’ultimo periodo, è stato più di una volta decisivo e potrebbe vincere il ballottaggio con Abraham per i 20 minuti di Udine. Pensiamo poi a Zalewski, oscurato dal monumentale El Shaarawy, la cui resistenza e i cui polmoni saranno oggetto di studio nei prossimi anni. Il giovane italo polacco avrà, però, voglia di riscatto e, in questi ultimi 100 metri prima del traguardo, ci sarà sicuramente bisogno di lui e dei suoi guizzi genuini sulla fascia. Così come ci sarà bisogno del dinamismo di Bove, della sua voglia di spaccare il mondo, della sua qualità nel capire dove e quando inserirsi, della sua capacità nell’aggredire gli avversari e della sua freschezza. Con De Rossi, vede meno il campo rispetto a prima ma sarà fondamentale il suo apporto quando sarà chiamato in causa. Troviamo poi Baldanzi, che sta studiando come si sta in una grande squadra. Passare dalla provincia alla metropoli non è roba da poco e il giovane talento giallorosso deve solo avere pazienza e continuare a lavorare, sperando di poter essere decisivo già in questo finale di stagione. Occhio poi alla voglia di riscatto di Smalling, dopo la travagliata stagione passata più in infermeria che in campo. Con il Milan ha giocato un partitone e deve ripartire da lì. Ultimo nominato: Karsdorp. L’olandese fa arrabbiare, per non dire altro. Fa arrabbiare parecchio perché ha qualità. Ne fosse privo, sarebbe da compatire, invece fa innervosire perché ha un filtrante molto buono, ha qualità e ha le potenzialità per fare molto di più di quello che fa vedere. Perché giochi così, è un mistero. Si vede che ci tiene, che si arrabbia, che ce la mette tutta ma fa troppo poco. Chissà che non possa risbocciare proprio nelle prossime settimane, quando – lo ripetiamo – non serviranno le giocate solo delle star ma anche dei calciatori meno in vista, meno di moda, a volte meno considerati o, comunque, meno protagonisti. Servirà una mano da parte di tutti. La Roma, nel prossimo mese, si giocherà parecchio.    


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Sabato 4 Maggio 2024