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Monchi: "Nessuna offerta per Alisson. Ünder si sta rivelando importante ma deve ancora maturare per essere un leader"

di Danilo Magnani
per Vocegiallorossa.it
Fonte cope.es
Antonello Sammarco/Image Sport
Antonello Sammarco/Image Sport

Il ds della Roma, Monchi, ha rilasciato un'intervista all'emittente radiofonica spagnola Cadena Cope, parlando della sua prima stagione in giallorosso:

Come sta? Ha già imparato l'italiano?
“In generale bene. Quello che so l'ho imparato in fretta negli 11 mesi che sono qui, a volte devo anche inventarmi le parole, ma capisco bene e mi faccio capire bene in italiano”.

Sai il latino, quindi ti è stato più facile impararlo...
"(ride, ndr)".

Il primo pensiero dopo il sorteggio di Champions e l'accoppiamento con il Barcellona?
“Inizialmente ho pensato che non siamo stati sfortunati, poi subito dopo mi sono subito concentrato sulla partita, dobbiamo prepararla nel migliore dei modi. Dobbiamo provare a fare qualcosa di difficile, qualcosa che nessuno immagina. Passa tutto in pochi secondi, subito dopo il sorteggio si pensa già al futuro”.

Tutti danno per favoriti il Barca. Un vantaggio per voi?
“Lo è anche per me, non sono così audace nel dire il contrario. Penso solo che l'etichetta di favorito non implica che hanno già in mano il passaggio del turno. Significa che hanno maggiori possibilità, hanno giocatori migliori, una storia migliore, un'abitudine maggiore a queste partite. Non so quali siano le percentuali, se 70-30 o 80-20. Dovremo dare il massimo per sognare, perlomeno, la possibilità di farcela. Essere nei quarti di finale ti permette di sognare. Ci prepareremo per realizzare questo sogno”.

La stagione di Alisson?
“È titolare nella nazionale brasiliana, ha giocato tutte le partite di qualificazione al Mondiale da titolare. Ha avuto progressi enormi in questa stagione e ha dato il suo contributo alla crescita della squadra, si sta rivelando la chiave del successo della Roma. Ha chiuso più di 10 partite a porta imbattuta in campionato e ha effettuato parate decisive in Champions. È nel pieno della sua maturità, ha soli 26 anni, ha margini di miglioramento e trasmette sicurezza alla squadra che ha fiducai in lui. Siamo molto felici del suo rendimento”.

Ci sono state offerte per lui?
"A oggi nessuna. Circolano molte voci al riguardo, ogni giorno, ma non ci sono arrivate offerte. Vogliamo goderci la possibilità di tenerlo con noi”.

Un mio collega diceva che Ünder ricordava il primo Messi...
"ride, ndr".

Si possono paragonare i due?
“Non penso sia giusto paragonarli, così facendo daremmo più pressione a Ünder. Stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni, che per la prima volta ha lasciato la Turchia e ha dovuto superare un lungo periodo di adattamento, ha dovuto conoscere il calcio italiano, la lingua. A poco a poco si sta rivelando un giocatore importante, soprattutto negli ultimi due mesi. In un momento difficile per la squadra, i suoi gol sono stati fondamentali. È un ragazzo giovane, deve crescere e gestire le emozioni e la pressione. Deve ancora maturare per assumere quel ruolo di leader che hanno De Rossi, Nainggolan, Strootman, Manolas e Kolarov, giocatori più maturi e importanti”.

Cosa pensi dei cambiamenti apportati da Valverde?
“Con il 4-4-2 mi è parsa una squadra molto più equilibrata. Assomiglia all'Athletic Club di Valverde, chiaramente con una qualità diversa, ma si vede che c'è la sua mano”.

La differenza la fa ovviamente Messi. Senza di lui il Barcellona sarebbe una squadra di primo livello ma non la prima al mondo?
“Avere Messi in squadra è importante, ma da qui a dire che il Barcellona non sarebbe forte ce ne passa, non sarebbe giusto. Quando Messi è al suo livello, fa la differenza, il Barcellona diventa ancor più imbattibile, anche se si sono altri giocatori bravi e nel complesso il Barcellona diventa una squadra quasi impossibile da battere".

A parte Messi, che sarebbe ovvio, chi porterebbe alla Roma dal Barça? Chi sarebbe perfetto? Può sceglierne anche uno avuto al Siviglia...
“Posso prenderne più di uno? (ride, ndr). Penso a Rakitic, che sta avendo una stagione di alto livello. Nel Barcellona ce ne sono tanti che sarebbero il sogno di ogni ds, sceglierne solo uno sarebbe difficile. Rakitic è un giocatore che dà equilibrio. Prenderei anche Piqué per esperienza e capacità. Il Barcellona ha talmente tanti giocatori forti che ognuno di loro è l'oggetto del desiderio di ogni direttore sportivo”.

La lettera mandata dal quotidiano Il Romanista per i prezzi del settore ospiti del Camp Nou?
“La Roma è una squadra che ha molto seguito. E arrivo da un club in cui i tifosi sono sempre stati presenti, ma qui è incredibile. A Crotone erano in 2000. Se i prezzi sono normali, un settore ospiti da 4000-5000 posti sarà pieno sicuramente. È una squadra che ha molto seguito, sia in campionato che in Champions. Sono d'accordo con queste richieste, evidentemente è un problema del club che ospita la partita. Cercare di avere più tifosi è sempre bello, basta volerlo”.

In passato hai acquistato per il Siviglia giocatori come Dani Alves, Adriano, Keita, Vidal che poi sono finiti al Barcellona...
"Sì, il Barcellona è stato bravo a puntarci, tutti questi nomi hanno triondato e hanno reso molto bene, non dimentichiamoci di Rakitic"

Le plusvalenze al Siviglia?
"Sono stati passi logici, il Siviglia oggi compra i giocatori e li fa emergere. Il Barcellona ha fatto degli investimenti precisi nei confronti dei giocatori del Siviglia, non credo si siano pentiti".


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Mercoledì 24 Aprile 2024