Smentire cosa, il nulla?
Una semplice telefonata da oltreoceano durata non più un paio di minuti, causa interferenze e diversità di idioma tra i due interlocutori ha illuso parecchia gente. Quello che esiste è invece il nulla. Oramai i siti internet sono diventati dei contenitori dove ci si mette dentro di tutto e si fa a gara a chi riesce per primo ad attirare le maggiori attenzioni a suon di clic. Sempre più difficile andare alla fonte della notizia, per dare alla gente risposte concrete vicine alla verità, più facile trincerarsi dietro un "da fonti sicure la strada è stata tracciata e presto la Reggina avrà un altro padrone". Siamo nel campo delle favole ed è raccapricciante ascoltare o leggere di un trattativa quasi, quasi ad essere formalizzata. Per fortuna che tutta la Reggio sportiva si dimostra indifferente e non cavalca l'onda illusoria, scottata appena due anni fa da un avvenimento simile, finito come nessuno aveva immaginato veramente.
La realtà è ben diversa e ci dice che entro lunedì prossimo bisognerà scucire, al 100% sarà l'attuale consiglio di amministrazione presieduto dal gruppo Praticò a farsi carico, qualcosa vicino al milione di euro tra pagamenti, fideiussione e tassa d'iscrizione. Ricordando a chi non lo sapesse che per acquistare l'intero pacchetto azionario della Reggina necessitano 2,6 milioni subito e non dilazionati nel tempo. Operazione che non vedrà la luce in tempi brevi e nemmeno a lunga distanza con gli operatori americani-messicani. Più facile, ma sempre complicato, reperire qualche risorsa nel meridione.
E poi cosa dovranno smentire i due interlocutori? Il nulla. Per il semplice motivo che non è esistita mai una trattativa, tantomeno si sia interrotta, perché chi è interessato all'acquisto veramente è obbligato ad uscire allo scoperto con un comunicato e fare conoscere a tutti il reale interessamento con programmi ed eventuali ambizioni e i milioni che si intendono investire nel prodotto Reggina.