Parola fine sulla generazione d'oro del Belgio. Grandi talenti ma nessun trofeo
Con il pareggio a reti bianche contro la Croazia, coinciso con un'amarissima eliminazione alla fase a gironi di Qatar 2022, termina l'era della cosiddetta "generazione d'oro" del Belgio. Quella che al prossimo giro potrebbe non esserci. Quella dei Mertens, dei De Bruyne, degli Hazard, Witsel, Alderweireld e Vertonghen, quella che ha fatto sperare un paese intero nella possibilità di scrivere una grande storia, fatta di successi da ricordare.
Non è stato così: escluso un primo posto nel ranking occupato a lungo, i Diavoli Rossi non hanno saputo mai accompagnare le aspettative con successi nelle grandi manifestazioni, limitandosi a dominare i gironi di qualificazione. Una fine che uno dei grandi leader, De Bruyne, aveva pronosticato in anticipo, conscio sia dei limiti (per alcuni sono d'età, sopraggiunti) che di qualche problema di troppo che lo spogliatoio è sembrato trascinarsi anche in questi giorni in Qatar, al di là della scarsa condizione di alcuni singoli più impattanti.
Una fine che però poteva essere decisamente meno triste, con meno polemiche o almeno un gol in mezzo ai troppi errori sotto porta di Lukaku contro la Croazia. A pagare, per adesso, è stato solamente il ct Martinez, che ha già rassegnato le sue dimissioni dall'incarico.