Un giallo per domarli tutti. Ecco perché 7 Nazionali rinunceranno alla fascia arcobaleno
Alla fine ha vinto la FIFA, ma quella scritta oggi è l'ennesima brutta pagina nel libro nero di Qatar 2022. Una competizione iniziata ufficialmente ieri con la sfida tra i padroni di casa e l'Ecuador ma che fa discutere da tempo, tra diritti violati, accuse di corruzione e altre situazioni poco limpide. L'ultima polemica riguarda la fascia con la scritta "One Love", che i capitani di sette Nazionali avrebbero voluto indossare durante il torneo. Un gesto nobile, a sostegno dell'inclusione e in particolare della comunità LGBTQ+; in Qatar, però, l'omosessualità è illegale e così il massimo organismo calcistico mondiale ha deciso di evitare qualsiasi tipo di problema minacciando Olanda, Inghilterra, Galles, Belgio, Svizzera, Germania e Danimarca: i capitani sarebbero stati ammoniti al fischio di inizio se avessero indossato la fascia arcobaleno.
Una decisione "storica", ovviamente contestata dalle suddette Federazioni, che hanno deciso di diffondere un comunicato per denunciare l'accaduto e in cui ribadiscono quale sia la priorità: vincere le partite e non incorrere in sanzioni di campo "mai viste prima". Da questa storia non esce bene nessuno; a prevalere, ancora una volta, sono gli interessi economici e politici più che l'aspetto sportivo.