Gruppo B, la scheda dell'Inghilterra: Southgate vuole riportare la Coppa nel Regno Unito
L'Inghilterra aspetta ancora un trofeo dal lontano 1966, quando una tripletta di Hurst - e un gol fantasma che ora non sarebbe stato concesso - diede il primo Mondiale alla Regina, in casa. L'ultima mancata qualificazione risale al 1994, da lì in poi due ottavi di finale, due quarti, un'eliminazione al primo turno (in buona compagnia con l'Italia, nel 2014, nel girone con Costa Rica e Uruguay) e il quarto posto della scorsa edizione, in Russia, quando quasi tutti già pregustavano la finalissima contro la Francia.
I convocati -
PORTIERI: Jordan Pickford (Everton) Nick Pope (Newcastle), Aaron Ramsdale (Arsenal)
DIFENSORI: Trent Alexander-Arnold (Liverpool), Conor Coady (Everton), Eric Dier (Tottenham), Harry Maguire (Manchester United), Luke Shaw (Manchester United), John Stones (Manchester City), Kieran Trippier (Newcastle), Kyle Walker (Manchester City), Ben White (Arsenal)
CENTROCAMPISTI: Jude Bellingham (Borussia Dortmund), Mason Mount (Chelsea), Kalvin Phillips (Manchester City), Declan Rice (West Ham), James Maddison (Leicester City), Jordan Henderson (Liverpool), Conor Gallagher (Chelsea)
ATTACCANTI: Marcus Rashford (Man United), Phil Foden (Manchester City), Jack Grealish (Manchester City), Harry Kane (Tottenham), Bukayo Saka (Arsenal), Raheem Sterling (Chelsea), Callum Wilson (Newcastle).
La stella - Harry Kane - L'uomo copertina del Tottenham, ma anche della Nazionale dei Tre Leoni. Gol, assist, la solita stagione già partita in maniera ottima, Kane vorrebbe essere l'attaccante che dà quello che Lineker - ma anche tutti gli altri - non sono riusciti a dare.
Il talento - Jude Bellingham - Già centosettanta presenze fra club e nazionale maggiore, a diciannove anni si può dire che sia un leader tecnico del Borussia Dortmund, in attesa che esploda anche con l'Inghilterra. È la sua occasione per farsi vedere ulteriormente, ma con la grande tecnica che ha - e la voglia di fare la differenza - difficilmente potrà essere un flop.
Obiettivo - Come ogni quattro anni, se c'è la qualificazione al Mondiale, la speranza non detta è quella di bissare la vittoria del Mondiale 1966. Poi è evidente come non sia un fallimento arrivare almeno ai quarti di finale. Dunque il primo focus è quello di passare il girone per poi capire dove potere arrivare, considerata una generazione di giovani che sta crescendo bene, piena di talento, ma con qualche lacuna soprattutto psicologica.