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Croazia-Belgio 0-0, le pagelle: Dalic ringrazia la mira di Lukaku, Mertens al canto del cigno

di Dimitri Conti
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Risultato: Croazia - Belgio 0-0

CROAZIA (a cura di Dimitri Conti)

Livakovic 5,5 - Nel primo tempo non c'è bisogno di sporcare i guantoni, per il resto quando è in pericolo lo salva il palo. Ringrazia Lukaku dopo un'uscita a vuoto.

Juranovic 6 - Carrasco ha voglia di creargli guai, lui gli mura l'unico tiro nello specchio. Importante anche nell'andare ad ostacolare Lukaku quando centra il palo.

Lovren 5,5 - Tiene complessivamente bene per quasi novanta minuti, poi perde in piena area di rigore Lukaku e per poco non arriva il gol. Quel buco aereo poteva costare.

Gvardiol 7 - Si sta confermando partita dopo partita come una delle grandi rivelazioni in rampa di lancio nel calcio mondiale. Salvataggio super nel finale su Lukaku.

Sosa 5,5 - Tanto propositivo e puntuale nel farsi trovare sulla corsia sinistra per cavalcare quanto impreciso nel momento in cui c'è da andare a concludere l'azione.

Modric 6 - Quando è necessario non si fa scrupoli nell'andare ad indossare i panni del fabbro, del lavoratore che mette da parte i lampi di classe per il bene collettivo.

Brozovic 6 - Non riesce mai davvero a prendere in mano i ritmi del centrocampo, anche perché la contesa è discontinua ed emotivamente ingiocabile. Non fa caos, però.

Kovacic 6,5 - Il migliore del centrocampo di Dalic, è lui a trovare più spesso degli altri qualche corridoio verticale. Sempre nel cuore del gioco finché non esce. Dal 91' Majer sv.

Kramaric 5,5 - Dalic gli assegna la solita posizione indefinita che gli ha cucito addosso di recente, stavolta non funziona. Guadagna un rigore, ma il VAR glielo toglie. Dal 64' Pasalic 5,5 - Ingresso abbastanza rivedibile del centrocampista atalantino, che non aggiunge né verve offensiva né grande aiuto nella fase difensiva.

Livaja 5,5 - Seconda chance di fila da titolare al centro dell'attacco, se alla prima uscita era stato tra i migliori, stavolta no. Si sbatte ma crea ben pochi pericoli. Dal 64' Petkovic 5,5 - Mezz'ora scarsa per lui, che di occasioni per esprimersi ne ha ben poche. I rari palloni buoni, però, non vengono sfruttati.

Perisic 6 - Comincia con grande piglio, sfiorando subito il gol del vantaggio in otto secondi. Poi la sua prestazione cala complessivamente ma rimane sempre solida.

Zlatko Dalic 6 - Partenza rovente dei suoi, che in otto secondi vanno già vicino al gol. Poi il ritmo dei croati, e della partita, cala fino all'intervallo. Alla ripresa il match si infiamma e si vedono occasioni da una parte e dall'altra. Il gioco degli episodi, anche grazie a fortuna ed errori altrui, lo vede premiato ma che paura.

BELGIO (a cura di Niccolò Pasta)

Courtois 6,5 - Dopo gli errori contro il Marocco, il ‘Drago’ torna a difendere il suo castello con le unghie e con i denti. Straordinario nel primo quarto d’ora di secondo tempo, dove disinnesca tre conclusioni della Croazia. Fa quello che deve.

Meunier 5,5 - Tempo dieci secondi e rischia l’harakiri, perdendosi Perisic che per poco non sblocca la partita. Soffre poco, ma quando si sgancia sbaglia ogni cross. Dall'88' E. Hazard sv - Se gioca cinque minuti un motivo ci sarà...

Vertonghen 6 - Colonna e capitano di lungo corso di una generazione che fallisce ancora una volta al momento del dunque. Non sbaglia praticamente nulla, marca bene sia Livaja che Petkovic quando entra, ma il suo pianto a fine gara è l'immagine di questo Belgio.

Alderweireld 6 - Compagno di mille battaglie di Vertonghen, gioca una gara analoga al compagno, sbagliando pochissimo in difesa.

Castagne 5,5 - Sulla sua corsia la Croazia non crea molto, ma l'ex Atalanta è timido in fase di spinta e non si fa vedere molto in avanti. Il Belgio doveva vincere e l'apporto dei terzini sarebbe potuto essere importante.

Dendoncker 5 - Davanti alla difesa per schermare il centrocampo della Croazia e rendere più complicata la traccia verticale a Modric e compagni. Non ha alcuna idea in fase di manovra e non riesce nel compito assegnato, con Kovacic e Modric che a turno non gli fanno vedere palla. Dal 72' Tielemans 6 - Il Belgio doveva vincere, perché non parte lui dall'inizio? Nel finale prova a mettere dentro qualche pallone, ma la gara era ormai indirizzata.

Witsel 5 - Come tanti compagni, è lo specchio di un Belgio che non c'è più. Il volto di una generazione che fallisce ancora e chiude, mestamente, il suo ciclo d'oro. Solita gara nel mezzo, senza grande qualità e con poco filtro, sotterrato da Modric e dalla qualità della Croazia.

Carrasco 5,5 - Parte bene, provando a dare frizzantezza allo spento attacco belga. Ma si spegne subito e anzi, quasi è dannoso per il Belgio perdendo ingenuamente una palla in area e atterrando Kramaric. Per sua fortuna il VAR lo grazia, per un fuorigioco millimetrico. Dal 72' Doku 6 - Prova a dare il cambio passo nel finale. Il Belgio dovrà ripartire da lui e da questa generazione.

De Bruyne 5 - Si attendeva una scossa, soprattutto dopo tutte le chiacchiere degli ultimi giorni. E invece il capitano del Belgio non reagisce. Sguardo fisso nel vuoto, poco movimento, poche idee se non una grande palla per Mertens, grazie alla sua geniale classe. Ma in un momento del genere serviva ben altro per ribaltare un Belgio piuttosto anonimo e il suo capitano sembra guardare affondare la nave, lavandosene le mani.

Trossard 5 - La mossa ‘rivoluzionaria’ di Martinez, che rinuncia al nove classico per l’attaccante del Brighton, che nonostante tanta buona volontà e una grande lotta affonda tra le montagne Gvardiol e Lovren. Dal 59’ T. Hazard 5 - Entra ma non si vede mai.

Mertens 4,5 - Canto del cigno per l’attaccante del Galatasaray, specchio di un Belgio ormai svuotato. Dopo essere entrato bene contro il Marocco, Martinez gli dà fiducia ma l’ex attaccante del Napoli ha una chance enorme e non la sfrutta. Dal 46’ Lukaku 4 - Per non essere troppo cattivi. Non stava bene, fisicamente è appesantito e scende in campo nella sua peggiore versione, ancora peggio del Lukaku di Manchester. Tre gol chiari divorati, quasi che non ci si crede. Eppure il suo ingresso aveva dato qualcosa in più al Belgio, ma a questi livelli non si può sprecare tutto quello che ha sprecato l'attaccante dell'Inter.

Roberto Martinez 4 - Il peggiore del Belgio. La generazione d'oro chiude un ciclo mai cominciato, fatto di fallimenti nel momento più importante e di un primo posto nel ranking per tanti anni, che non ha un posto in bacheca. Non ha il coraggio di cambiare nonostante i segnali di un ciclo giunto alla sua fine dopo l'Europeo, non riesce a gestire uno spogliatoio che piano piano implode su sé stesso e chiude nel peggiore dei modi, con uno scialbo 0-0 in una partita in cui, almeno per spirito, il Belgio avrebbe dovuto mostrare molto di più.

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