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Guaita a "Ma che Calcio dici...": "A vita al Potenza, voglio giocare il derby con il Matera e sul rigore con il Gragnano vi dico che...".

di Manuel Scalese
per Tuttopotenza.com
Fonte Manuel Scalese, La Nuova del Sud.

Per la sua dolce meta è  “el gordito” a causa della sua predilezione per il cibo italiano, per i tifosi rossoblu è “el guerrero” per il sacrificio e la tenacia che riversa in campo, per gli amici semplicemente “Leo”. I riferimenti permettono di risalire all’incursore argentino Leandro Guaita, assoluto protagonista e autore di 4 reti e altrettanti assist della cavalcata del Potenza, che grazie alle sue folate, al funambolico dribbling e al suo fiuto del gol incarna lo spirito della “torcida” del leone rampante, non tanto per le sue squisite qualità tecniche quanto per il suo incondizionato attaccamento alla maglia che lo porta a non tirare mai indietro la gamba, a lottare su ogni pallone, ad assolvere a qualsiasi compito gli venga richiesto dal mister caricandosi la squadra sulle spalle e trascinandola alla vittoria. Proprio come accaduto, per l’ennesima volta, al San Michele di Gragnano dove Guaita si è reso protagonista di una sublime prestazione. E proprio sul match contro i campani è tornato l’esterno di La Plata ospite lunedì sera di “Ma che Calcio dici…” su La Nuova Tv: “Potevamo fare molto meglio nel primo tempo anche se di fronte c’è sempre un avversario che ci tiene a fare bene aumentando le difficoltà della partita - sostiene Guaita. Sono tutti match complicati e ogni gara ha una storia a sé, ciò che conta è approcciarsi al meglio alla partita. Dobbiamo ancora crescere e migliorare perché non possiamo concedere gol pesanti alle poche occasioni create dagli avversari. Ovviamente non è solo una questione inerente al reparto difensivo bensì all’intera squadra e dobbiamo crescere in ogni reparto se vogliamo portare a casa questo campionato. Nell’intervallo il mister ci ha spronato a fare di più aggredendo gli avversari e spingendoci a portare a casa i tre punti. Non dobbiamo reagire solo dopo aver preso uno schiaffo, ma dobbiamo spingere sull’acceleratore fin da subito per portare la gara dalla nostra”. Nel corso della trasmissione si è analizzato ampiamente l’episodio del calcio di rigore concesso al Potenza che ha inevitabilmente cambiato la partita portando anche all’espulsione del calciatore del Gragnano Gatto. E a riguardo anche Guaita ha detto la sua essendo l’autore del tiro che ha portato al penalty: “Non avevo visto ancora il replay ma dal campo ho chiesto subito il rigore essendo assolutamente convinto del tocco di mano dell’avversario - prosegue Guaita. La palla impatta prima sul suo ginocchio e poi sul braccio ma Gatto aumenta il volume del proprio corpo allargando il braccio, tenendo conto che senza la sua infrazione la palla sarebbe terminata in rete. A mio parere ci sta sia il rigore che l’espulsione perché mi è venuto incontro con l’intento di coprire quanta più porta possibile allargando le braccia. L’unico a protestare è lo stesso Gatto e in un secondo tempo si sono accodati i compagni di squadra, ma il tocco c’è”. Accantonata la moviola si è subito ritornato a parlare di calcio con il prossimo impegno del Potenza che domenica prossima affronterà la Turris reduce dal pari esterno contro la Cavese, con Guiata che invita a non prendere sotto gamba l’avversario: “A questo punto del campionato tutte le gare sono difficili, l’esempio è dato dalla partita contro il Molfetta che nonostante l’ultimo posto ci ha fatto sudare per centrare il successo - afferma il calciatore d’oltreoceano. Non sarà una partita facile alla quale purtroppo non potrò essere presente per la squalifica per somma di ammonizioni. Sbagliando il meno possibile e correggendo gli errori commessi potremmo portare a casa la vittoria”. Guaita conclude soffermandosi sul suo rendimento e sull’eventualità in futuro di disputare il derby contro il Matera: “Sono contento del rendimento ottenuto fin qui e anche se gioco un pò più lontano dalla porta sono sempre pronto a sacrificarmi per la squadra - chiosa Guaita. Oltre agli assist quando si riesce a trovare la via del gol è sempre motivo di gioia, più vengono meglio è ma la cosa più importante è vincere il campionato. Come già dichiarato se dipendesse da me resterei a Potenza fino alla conclusione della mia carriera, anche per vivere il derby con il Matera sperando, scongiuri a parte, di centrare il saluto di categoria. Sono quelle partite belle da giocare e mi auguro che il Matera resti in C per poterlo finalmente affrontare il prossimo anno”.
 


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