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Il Pagellone del Potenza 2016/17...

di Manuel Scalese
per Tuttopotenza.com

Concluso il campionato è tempo di tirare le somme finali della stagione con il pagellone inerente a tutti i protagonisti della salvezza del Potenza:

NAPOLI 7,5: Per il secondo anno consecutivo a difesa dei pali rossoblu. Il portiere classe '94 si è dimostrato ancora una volta uno degli interpreti più affidabili della categoria. Inizio anno di sofferenza con il '98 Sutalo e la regola degli under che l'hanno costretto a guardare i compagni dalla panchina, senza mai fare polemica, con estrema professionalità e disponibilità per la squadra. Dal disastroso match casalingo contro il Madrepietra, Napoli si è riappropriato della sua porta per lasciarla solo a salvezza acquisita.

CACCIOTTI 7: Dal suo arrivo ha subito dimostrato di essere un prospetto più che promettente. Nonostante la giovane età, il classe '96 può coprire tutti i ruoli della difesa potendo contare su ottime qualità fisiche e su un buon bagaglio tecnico. Protagonista di prestazioni più che convincenti, ha colpito per la costanza di rendimento.

DI SOMMA 8: Talento assoluto, dal suo arrivo il Potenza ha blindato il pacchetto arretrato. Il classe '97 ha sorpreso positivamente tutti gli addetti ai lavori grazie alle sue indiscutibili doti. Eccellenti caratteristiche fisiche condite da un pregevole tasso tecnico che lo hanno reso un valore aggiunto per la categoria, di fatti ne gode il Cosenza proprietaria del cartellino.

MANETTA 7: Arrivato in sordina come importante alternativa, con il passare del tempo si è preso prepotentemente una maglia da titolare per lasciarla solo a stagione ormai conclusa. Gli ha servito l'assist il compagno Guarino, che con l'espulsione di Anzio l'ha lanciato in pianta stabile tra i titolari facendo esplodere tutto il suo potenziale. 

POTRONE 7: Crescita esponenziale per il '97 calabrese che adattato nella posizione di laterale difensivo si è distinto in ottime prove sia in fase di spinta che di sostegno, mostrando particolare attenzione ai meccanismi difensivi. 

GUARINO 6,5: L'inizio di stagione è più che incoraggiante, insieme ad Ungaro ha composto una delle coppie più solide del girone con i risultati che davano ragione ai rossoblu. Poi il calo, non solo societario, che hanno spinto l'esuberante classe '95 a commettere qualche ingenuo errore. Tra tutti l'espulsione di Anzio che sarebbe anche potuta costare cara in ottica campionato.

LIONETTI 7,5: Arrivato in punta di piedi, il '98 calabrese ha compiuto una crescita importante e col passare delle gare, dal solito compitino si è preso in mano la mediana rossoblu. Quantità e qualità, sommate ad importanti doti caratteriali che ne fanno già un professionista esemplare.

ESPOSITO 8,5: L'inizio è da sogno, le sue squisite giocate spinsero a chiedersi se a Potenza i tifosi avessero mai visto un calciatore di tale spessore. Poi la flessione ha riguardato tutto l'ambiente e la squadra, ma il capitano ha deciso di non scendere dalla nave in balia delle onde, riconducendola in porto sana e salva. Da Febbraio ha ritrovato il giusto feeling, tornando a far strabuzzare gli occhi ai tifosi rossoblu.

FORGIONE 8: La presenza con la Reggina lo costringe a scendere in campo solo ad Ottobre e lui si presenta con un gol pesante come un macigno nel derby contro il Francavilla. Ma la smobilitazione di dicembre lo obbliga, complice la sua duttilità tattica, a vestire praticamente tutti i ruoli del campo, ad eccezione di quelli difensivi, sacrificandosi e lottando come un leone per la causa rossoblu.

LUCCHESE 6,5: Anche il suo inizio di campionato è da urlo, titolare inamovibile e metronomo del centrocampo potentino. Ma la note difficoltà di stagione finiscono per condizionare anche il centrocampista tarantino che vede drasticamente ridursi il suo minutaggio. Ma tutte le volte che è stato chiamato in causa nella seconda parte di stagione, l'ha fatto sempre con grande attenzione ed equilibrio.

GUAITA 8,5: Voluto fortemente da mister Biagioni, Leo Guaita è da subito entrato nel cuore dei tifosi sia per le sue doti che per la sua abnegazione. I suoi otto centri hanno permesso di raggiungere la salvezza e tra questi ci sono anche gol d'autore che hanno attirato le attenzioni dei club più ambiziosi della categoria e non solo.

TODINO 8,5: Autentico valore aggiunto. In campo ha sempre incarnato i valori della potentinità, onorando la maglia e non tirando mai indietro la gamba, con atteggiamenti sempre irrepresenbili. Se a tutto ciò ci aggiungiamo la sua squisita tecnica, potremmo quasi parlare del prototipo perfetto di calciatore. Dal match contro la Nocerina però incombe la metatarsalgia che avrebbe messo k.o. chiunque, ma non lui, non Todino che con una gamba sola ha regalato sei punti nelle sue ultime due apparizioni. Realizza il rigore contro l'Agropoli, trovando la rete e l'assist anche contro il Ciampino, prima di alzare bandiera bianca e iniziare le terapie.

PEPE 8,5: L'ultimo dei tenori rossoblu. Inutile descrivere le sue indiscusse qualità. Colpi di genio che rapiscono il cuore di tutti gli amanti del calcio, sinuose traiettorie balistiche che tolgono il fiato su ogni piazzato. Con le sue nove reti si assesta a capocannoniere interno del club permettendo al Potenza di mantenere la categoria.

APICELLA 7: Il suo compito è stato chiaro fin dall'inizio. "Entra e spacca la partita in due" e spesso così è stato, con il giovane '97 dotato di una rapidità e di una velocità fuori dal comune, il suo innato senso del dribbling fa il resto permettendogli di creare sistematicamente la superiorità numerica. Manna dal cielo per ogni allenatore, ma è altrettanto vero che il percorso di crescita è ancora lungo alla luce delle diverse amnesie emerse nell'arco della stagione. Ma anche il suo contributo è stato fondamentale per la salvezza dei rossoblu.

MISTER CATALANO 8,5: Assoluta garanzia dei valori e dell'orgoglio potentino in seno al leone rampante. Legato anima e cuore ai rossoblu, ha sempre speso ogni briciolo di energia per il bene del Potenza mettendone a servizio le sue infinite conoscenze tecnico/tattiche, nonchè ambientali, scaturite dal suo sconfinato bagaglio di esperienza.

MISTER BIAGIONI 9: Che dire, un uomo solo alla guida di una ciurma in balia delle onde. Ma il tecnico laziale ha saputo superare la burrasca ritrovando la bussola e tracciando la via per il raggiungimento della salvezza. Pompiere, idraulico e psicologo. Ha spento prontamente focolai di protesta, chiuso falle e psicoanalizzato i suoi ragazzi riuscendo a trarre il meglio da loro, figuriamoci se fosse stato messo nelle condizioni di poter allenare e non dover affrontare una situazione insostenibile fuori dal campo.


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