Il Potenza in cerca della "liberazione"...

Nell’anniversario della liberazione, i tifosi del Potenza si augurano di scacciare l’oppressore che ha invaso e minato la serenità rossoblu. Un nemico che non ha volto, non ha sembianze, un avversario astratto che aleggia pericolosamente sul futuro del leone rampante. Minaccia rappresentata dallo spettro “retrocessione”, tramite l’uscita di servizio dei playout. Si perché lo scivolone del “Giovanni Paolo II” contro il Nardò ha fatto riapparire vecchi fantasmi che sembravano ormai smaterializzati dopo i sette risultati utili consecutivi. E invece i rossoblu sono scivolati nuovamente verso il fondo della classifica col margine di distacco dal Madrepietra Daunia che si è ridotto a 8 punti. Distanza che non lascia tranquilli ma che che al momento è sufficiente per evitare la disputa degli spareggi post season. Altro aspetto che rincuora i rossoblu è che tra i due punti che separano il Potenza dalla disputa dei playout, posizione occupata dalla Vultur a sei lunghezze dai pugliesi, staziona anche l’Anzio che segue in classifica ad un punto. L’obiettivo, oltre a congelare l’attuale gap con il Madrepietra, sarà quello di lasciarsi alle spalle i cugini bianconeri e i laziali di D’Agostino, per sperare anche in un eventuale passo falso delle rivali e ampliare il ventaglio delle chance di salvezza diretta.