Luciano Capponi vuole fare rinascere il Monterosi che adesso in pratica è diventato il Guidonia

Luciano Capponi è pronto a riprendersi il calcio a Monterosi.
Colui che diede vita alla favola del Monterosi, poi trasformatori in Monterosi Tuscia, è pronto a ritornare in pista.
Se l’attuale club, portato da Capponi fino alla serie C, che ora si allena a Guidonia e gioca il campionato di Lega Pro a Teramo, è ormai scomparso dai radar del calcio viterbese e del comune sulla Cassia Bis conservandone solo il nome, l’ex presidente vorrebbe ripercorrere i passi della sua favola calcistica con un nuovo progetto.
Luciano Capponi è infatti uno dei candidati della lista Francesco Paris alle prossime elezioni comunali di Monterosi in programma il prossimo 8-9 giugno.
Se il candidato dovesse scalzare il sindaco uscente Sandro Giglietti allora è molto probabile che Luciano Capponi stesso possa riprendere in mano il movimento calcistico del paese ormai da un anno senza alcuna squadra di calcio a 11 (per divergenze con l’amministrazione non c’è più nemmeno l’Atletico Monterosi di Seconda Categoria).
Il regista teatrale e cinematrografico ha fatto capire le proprie intenzioni nell’ultimo intervento della sua campagna elettorale:

“Cosa ho fatto per Monterosi?
Beh, qualcosa che ha significato la nascita di un Monterosi a livello nazionale, prima semplicemente sconosciuto, denominato dai media più importanti, la “FAVOLA DEL MONTEROSI”. Di conseguenza un indotto turistico ed economico non indifferente coinvolgendo appartamenti, bar, ristoranti e lo stadio pieno la domenica con una presenza non solo di abitanti di Monterosi ma anche dei paesi limitrofi. Non a caso chiamai la squadra “Monterosi Tuscia FC” perchè l’interesse regionale cominciava a rispondere. E la creazione di una scuola calcio d’Elite, premiata dalla Federazione come simbolo di etica e professionalità e con l’accoglienza costante e gratuita di bambini di famiglie indigenti. Poi ci sono le cose che mi hanno impedito di realizzare tra cui un centro sportivo di livello nazionale (con fondi già pervenuti) e piano tecnico già pronto. Non era forse sufficiente tutto ciò per permettermi di continuare il lavoro al Martoni? Ecco, vorrei ridare vita al passato e realizzare tutti gli altri progetti”.