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Fondamentalmente... è il Var che non funziona... o il Var non piace alla gente?

di Redazione
per Tuttopotenza.com
Fonte napolista.it

Il Guardian si tuffa a bomba nell’eterna lotta tra “Var sì” e “Var no”, tra puristi del giuoco del calcio e gli Steve Jobs del settore. La domanda scatenante è sempre una: “Perché il Var scatena queste polemiche furiose?”.

La risposta può apparire scontata. Limitandoci alla Premier League, basta citare l’errore madornale in Tottenham-Liverpool, quando l’arbitro annullò un rigore per fuorigioco poi rivelatosi inesistente. L’errore in quel caso fu anche del Var. Scrive il Guardian che allora si rischiò addirittura una “guerra termonucleare per una decisione arbitrale“.

La Pgmol (l’Aia inglese) in quell’occasione riconobbe che si trattava di “un errore umano significativo“. “Probabilmente ci siamo risparmiati l’indignazione pubblica dei parlamentari solo perché il parlamento era in pausa“.

Ormai “la frenetica denuncia degli arbitri e del Var è un’abitudine. Anche i migliori arbitri della Premier League hanno avuto i loro momenti negativi“.

C’è un ma però grande quanto un elefante dentro una stanza. Gli standard arbitrali non sono affatto peggiorati. “Secondo le statistiche di metà stagione «prima del Var l’82% delle decisioni prese erano ritenute corrette», ha detto il chief football officer della Premier League, Tony Scholes. «Finora nella stagione, quella cifra è del 96%»”. Allo stesso modo, ci sono stati meno interventi del Var rispetto alla scorsa stagione, e meno errori da parte del Var“.

Questa settimana Howard Webb, dirigente del Pgmol ha sottolineato «che non solo gli errori arbitrali sono errori umani, ma lo sono anche quelli commessi dai Var». Una precisazione necessaria perché “la gente non la vede in questo modo. Var è una parola usata non solo per descrivere il ruolo di una persona ma un intero sistema, ed è il sistema che alla gente non piace“.

“Angoli di ripresa multipli, linee blu e rosse gestite dal cursore, rendering 3D di parti del corpo con aree incriminate evidenziate, il dito che preme sull’auricolare. Tutti danno l’impressione che un ulteriore livello di complessità sia stato aggiunto a un gioco amato per la sua semplicità. A ciò si aggiunge il tempo sempre più lungo necessario per prendere una decisione e per molti“.

Il Var era stato introdotto con la brillante idea di chiamarlo in causa solo per gli errori “chiari ed evidenti”. “Ma la maggior parte delle decisioni arbitrali contiene elementi soggettivi, il che significa che l’errore chiaro ed evidente di una persona potrebbe essere marginale per un’altra”.

“Il nesso tra tecnologia, burocrazia e calcio si è rivelato un problema, e potrebbe essere troppo tardi per rimettere il gatto nel sacco“.


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