Pordenone-Fermana, Patron Simoni: "L'importante è dare il massimo"

“La mia Fermana non è seconda a nessuna squadra del girone!”.

Umberto Simoni, da tempo residente a Recanati, ma fermano doc, non ha il ben che minimo dubbio sul valore del suo mister, dei suoi dirigenti e dei suoi ragazzi e ieri, sul sito ufficiale della società, sprona i gialloblu a dimostrarlo anche questo pomeriggio al Bottecchia contro i ramarri.

“Domenica – ha ricordato il presidente – abbiamo pareggiato (2-2, ndr) con la Reggiana, avversario molto difficile. I ragazzi sono stati bravi a riacciuffare il pareggio dopo essere andati sotto di due gol (il secondo firmato da Luca Veleno Cattaneo, ndr). Nel finale – si rammarica quasi – avremmo potuto anche chiudere l’incontro a nostro favore. Al Bottecchia – indica la strada Simoni – devono ricordarsi di ciò che hanno fatto con la Reggiana, entrare in campo con la stessa grinta e con la stessa mentalità vincente che fa parte del loro bagaglio. Bisogna sempre puntare in alto e non mollare mai. L’obiettivo deve essere quello di fare sempre meglio”.

Da cosa nascono tanta sicurezza e ottimismo?

“Dal fatto che il gruppo è buono – risponde il presidente -, messo insieme da due dirigenti del calibro di Conti e Andreatini che non hanno sbagliato un acquisto e guidato da un tecnico come Flavio Destro (padre di Mattia, attaccante del Bologna, ex Milan e Roma, ndr) che tutti ci invidiano”.

Bontà sua Simoni valuta positivamente anche il Pordenone.

“La gara con i neroverdi – afferma infatti – sarà sicuramente difficile. Sono avversari tosti, anche se stanno vivendo una crisi di risultati. I miei dovranno essere bravi dal primo all’ultimo minuto e dare tutto. Quando si dà tutto – conclude Simoni – alla fine si può vincere o perdere. L’importante è uscire dal terreno di gioco con la coscienza a posto e la chiara consapevolezza di aver dato il massimo possibile”.