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Coppa Italia di Serie C: Vicenza-Pordenone, i Ramarri visti da Perosa

di Redazione TuttoPordenone
per Tuttopordenone.com
Fonte Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa

Il Pordenone lascia al Vicenza la coppa dei “piccoli”. Gli resta quella dei “grandi” che lo vedrà impegnato a fine novembre a Cagliari con in palio il pass per andare a sfidare l’Inter al Meazza.

La coppa di Lega Pro interessava relativamente a Colucci che al Menti ha mandato in campo inizialmente solo “mezzi” titolari (Ciurria, Lulli, Danza, Martignago, Sainz Maza e Parodi) e tanti giovani dando spazio a tutti coloro che avevano sin qui avuto poche occasioni di mettersi in mostra. Quelli “veri” sono rimasti tutti a casa. Un po’ meno ardito il turnover di Colombo che ha avuto in Comi il suo mattatore.

L’attaccante in prestito dalla Pro Vercelli ha confezionato i due pallonetti (uno di piede, l’altro di testa) che hanno beffato Zommers e permesso al Vicenza di accedere agli ottavi. Il portiere lettone in entrambe le occasioni ha accennato all’uscita per poi fermarsi a metà strada fra porta e pallone. Fra i due gol berici è stato Raffini a firmare il momentaneo pareggio. Pur senza i top player il ramarro non ha sfigurato davanti al Vicenza. Anzi, in certe occasioni, la voglia dei presenti di salire nella considerazione di Colucci ha regalato più emozioni di quelle offerti dal Pordenone nelle ultime tre uscite di campionato.

ZOMMERS 5 – Se il Parma l’ha lasciato in terza serie a continuare a fare esperienza il motivo c’è. Il portiere lettone ha buon fisico e indubbie qualità. Altrimenti non farebbe parte della nazionale under 21 del suo paese. Ha bisogno di quell’esperienza e quella personalità che si acquisisce solo giocando. Le incertezze (esco, non esco) sui due gol subiti dal Pordenone e una serie di rinvii o disimpegni assurdi hanno influito pesantemente sul giudizio che speriamo di rimangiarci presto.

PELLEGRINI 6 – Ha al braccio la fascia da capitano che lo carica e lo aiuta a offrire una buona prestazione. Apprezzabili alcuni suoi anticipi.

PERESSUTTI 6 – E’ un classe 2000. Pochi l’hanno notato. Già questo basta per ottenere la sufficienza. Il futuro è tutto suo. Ma anche nel presente può ritagliarsi spazio e soddisfazioni.

PARODI 6 – Comi fa un figurone, ma la colpa non è principalmente sua.

NUNZELLA 6 – Soffre sulla fascia mancina la verve di Lanini. Prova qualche proiezione, ma per “rubare” il posto a De Agostini ci vuole di più. Molto di più.

LULLI 6 – Cerca di ispirare la manovra neroverde, ma non è facile con tanta “gente” nuova intorno. Un paio di iniziative e conclusioni avrebbero meritato maggior fortuna.

DANZA 6.5 – E’ fra i più attivi soprattutto nella prima fase della partita. Cerca di rendersi pericoloso in fase offensiva, ma si fa apprezzare soprattutto per il buon lavoro in fase di copertura andando a chiudere ogni buco (o quasi) lasciato dai compagni.

SILVESTRO 6 – Lavoro oscuro e prezioso.

MARTIGNAGO 6 – E’ uno dei “mezzi” titolari impiegati da Colucci. Si muove parecchio, non sempre con costrutto. Nell’occasione da Riccardo ci saremmo aspettati qualcosa di più.

SAINZ MAZA 6.5 – Sicuramente è il ramarro che si è fatto più notare al Menti. Per iniziativa, voglia di fare e doti tecniche. Ma anche per qualche eccesso di agonismo che finisce come già in altre gare di macchiare la sua prestazione.

RAFFINI 6.5 – Il gol del momentaneo pareggio vale mezzo punto in più.

FACCHINUTTI 6 – Un altro 2000 che non scorderà la sera del 18 agosto 2017

TOFFOLINI 6 – Una decina di minuti per dire: c’ero anch’io

MAGNAGHI 6 – Era un’occasione per salire la scala dei valori nel folto reparto avanzato neroverde. Non siamo sicuri che l’abbia colta.


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