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Diventa incandescente anche a Perugia la vicenda dei vaccini! La parola al "Comitato per la libertà di scelta"

di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

Questo il comunicato del "Comitato per la libertà di scelta" di Perugia. "Attilio Solinas rifiuta il confronto con la scienza. A breve la III Commissione Consiliare, da lui presieduta, sarà chiamata a votare un’importante proposta di legge per istituire l’obbligo vaccinale per l’accesso ai nidi, una misura coercitiva altamente invasiva della vita di soggetti deboli ed ancora privi di autodeterminazione, ma lui, e la maggioranza dei membri della sua Commissione, ci vanno a cuor leggero, preferendo non essere adeguatamente informati. Mentre la medicina, e la scienza in generale, vanno sempre più in una direzione di confronti internazionali, il presidente della III Commissione Consiliare Attilio Solinas e quasi tutti i suoi membri vanno in direzione completamente opposta, ritirandosi di netto entro i confini regionali e reputando non interessante l’opinione di medici altamente qualificati solo perché non residenti e operanti in Umbria. Da oggi quindi bisognerà aggiungere la residenza come primo criterio di valutazione di credibilità scientifica, mettendo in secondo piano cariche ricoperte, esperienze pluriennali in ambiti importanti, centinaia di pubblicazioni scientifiche; perché potresti anche aver vinto il Nobel per la medicina, ma se non vivi e lavori in Umbria, non conta nulla! Solinas, a nome della III Commissione Consiliare della Regione, in vista dell’incontro di approfondimento medico che si terrà il 27 aprile in tema di obbligo vaccinale per l’accesso ai nidi, ha infatti rifiutato le candidature di due medici dal Curriculum di assoluto rispetto; contro ogni logica e responsabilità, che imporrebbero un approfondimento ampio e plurale, invece di cogliere l’occasione per ascoltare la loro voce come termine di confronto con chiunque altro volessero invitare, li rifiutano con una laconico comunicato: “[…] si comunica che la III Commissione consiliare permanente ritiene necessario svolgere un ulteriore approfondimento sull’atto indicato in oggetto, invitando i dirigenti medici delle strutture sanitarie e universitarie regionali […]” senza fornire ulteriori ragionevoli spiegazioni. Non solo non verrà data voce a due medici e scienziati che, senza alcun aggravio di costi per la Regione, avrebbero portato la loro pluriennale esperienza per consentire ai consiglieri regionali coinvolti di prendere delle decisioni in scienza e coscienza, ma si è pure deciso di rendere quell’incontro, chissà perché, segreto, a porte chiuse. Da cittadini, non ci piace pensare che il voto dei nostri rappresentanti politici possa essere soggetto a potenziali pressioni e condizionamenti. Ci sembra doveroso, a questo punto, che tutti i cittadini dell’Umbria sappiano chi sono i due medici- scienziati a cui i nostri politici hanno sbattuto la porta in faccia:

Dott. Alberto Donzelli, da 41 anni impegnato a tempo pieno nella Sanità pubblica, come Ufficiale Sanitario, Responsabile del Servizio Igiene di una USSL, Direttore Sanitario, Direttore Generale e Direttore Dipartimento Servizi Sanitari di base, membro del Consiglio Superiore di Sanità in cui si è occupato di vaccinazioni, professore in corsi di Laurea di Medicina e Farmacia all’Università di Milano, specializzato anche in Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, autore di circa 250 pubblicazioni su riviste scientifiche.

Prof. Aldo Ferrara, titolare della cattedra universitaria in Malattie Respiratorie e Pneumologia all’Università di Siena. Si è perfezionato all’estero raggiungendo una preparazione scientifica di altissimo livello, testimoniata dalle 231 pubblicazioni scientifiche di cui è autore.

Di fronte a tutti questi titoli, che da sempre sappiamo essere essenziali per una credibilità scientifica, diventa, all’improvviso, più importante l’appartenenza ad una struttura umbra! Ci auguriamo vivamente che quindi la Commissione abbia la decenza di non convocare anche la Prof.ssa Esposito: ella ha preso una cattedra presso l’Università di Perugia solo da pochissimi mesi (dicembre 2016) e di certo non può portare valore aggiunto in alcun modo maggiore di quello dei medici sopra nominati. Tenuto conto del fatto che, ironia del destino, anche lei proviene dall’Università di Milano, la stessa del Dott. Donzelli. Appare chiara la chiusura totale dei nostri politici, che medici non sono, nel non voler approfondire davvero l’argomento al fine di dissipare i dubbi giustamente emersi in modo chiaro e forte in sede delle scorse audizioni del 9 febbraio 2017, in cui anche i pediatri dell’ACP, da loro invitati, avevano espresso parere negativo rispetto alla misura coercitiva e ricattatoria contenuta nella proposta di legge della Consigliera Casciari. Ci chiediamo se i nostri politici abbiano almeno preso in considerazione i dati epidemiologici, secondo i quali non è in corso nella nostra Regione alcuna emergenza sanitaria, e le percentuali delle coperture vaccinali del 2016, che sono del 94.6% (tra le più alte d’Italia), in aumento dal 2015 pur in assenza di obbligo. Sono davvero così presuntuosi da voler, in un colpo solo, decidere in gran segreto questioni riguardanti tutti i cittadini, prendendosi la responsabilità di violare i nostri diritti in campo vaccinale (attualmente garantiti dalla DR 25 del 2016 da loro stessi votata!), rifiutandosi di ascoltare voci autorevoli e tralasciando la richiesta di informazioni chiesta a gran voce dalla cittadinanza attiva? A voi la risposta. Ma da loro vorremmo sapere: perché questo rifiuto? Quali sono le reali motivazioni? E perché tutta questa fretta? Gradiremmo una risposta".


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