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1 giugno 1986, è l'inizio della favola di Arrigo Sacchi: il Parma viene promosso in B con un 2-0

di Andrea Losapio
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Nessuno si sarebbe aspettato che quel Parma-Sanremese potesse essere l'inizio di un'epoca calcistica. Nemmeno i protagonisti stessi, nelle loro più rosee previsioni. I ducali erano appena retrocessi, un anno prima, ma volevano tornare presto in Serie B. Il presidente del Parma, Ceresini, con il ds Sogliano decisero di affidare la panchina a un quarantenne di nome Arrigo Sacchi, che aveva appena allenato il Rimini per due stagioni. Confermato Mussi, unico fra tanti, ma anche la promozione del centravanti Alessandro Melli, dalla Primavera. Il girone d'andata va alla grande, una sola sconfitta e quattro gol subiti, nonostante il gioco di Sacchi sia offensivo sin dall'inizio, ma con attenzione alla fase di non possesso.

Il girone di ritorno fu meno brillante, arrivando all'ultima partita con un punto di vantaggio sul Piacenza. Bastava un pari per la Serie A, ma la Sanremese - pur retrocessa - non voleva fare sconti. Alla fine del primo tempo ci pensò proprio Melli a cambiare il risultato, salvo poi aggiornarlo nella seconda frazione grazie a Marco Rossi, il sigillo perfetto per un'annata che segna l'inizio della dinasta. Era il primo giugno del 1986, 37 anni fa.

Una data storica, insomma, perché il Parma nell'anno successivo riuscì a eliminare il Milan di Nils Liedholm durante una gara di Coppa Italia, con Berlusconi che rimase affascinato dal bel gioco e da quello che proprio i gialloblù riuscivano a esprimere. Il ciclo del Milan degli Invincibili nasce così in un anonimo Parma-Sanremese, per poi andare a tanto così da sollevare la Coppa del Mondo.
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