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La Serie B dal gol variegato: per vincere non bastano i gol delle punte

di Redazione ParmaLive.com
per Parmalive.com
Matteo Gribaudi/Image Sport
Matteo Gribaudi/Image Sport

Nelle ultime settimane abbiamo più volte analizzato la situazione dei crociati in zona gol, sottolineando il contributo sporadico che gli attaccanti crociati stanno dando, soprattutto nelle ultime gare. Dando un’occhiata ai numeri delle concorrenti del Parma, si ottiene un quadro generale che ci permette di fare confronti con la situazione dei crociati. Questo quadro sottolinea come in alcuni casi la presenza di un vero bomber prolifico possa far la differenza, senza tuttavia essere sufficiente: in questo campionato infatti stanno risultando fondamentali i contributi di centrocampisti e difensori. Partiamo ricordando la situazione dei crociati, quinto miglior attacco del campionato con 20 reti di cui solo 4 di Inglese, 2 di Tutino e una di Benedyczak. Meno del 30% delle reti dei crociati è arrivato quindi dalle punte di Pecchia. Vediamo la situazione tra le altre big:

Reggina: miglior attacco del campionato senza le reti dei numeri nove
L’unica squadra tra le big con una percentuale peggiore del Parma è la squadra di Pippo Inzaghi che, nonostante Menez e Gori abbiamo segnato solo 5 reti insieme, è il miglior attacco del campionato con 26 reti. Merito delle reti del resto dei componenti della rosa, su tutti Fabbian e Canotto. Solo il 20% delle reti della squadra amaranto è stato realizzato dalle punte.

Cagliari, Genoa e Frosinone: le punte segnano circa il 50% delle reti
In queste tre squadre, riunite in questo gruppo per la simile percentuale di reti realizzate dalle punte, possiamo tuttavia vedere grosse differenze. Il Frosinone capolista infatti ha segnato di più rispetto alle altre due, con le 21 reti che lo collocano come quarto miglior attacco. La grande abbondanza delle prime punte, che insieme hanno segnato 10 reti, permette a Grosso una valida alternanza che comporta una spartizione piuttosto equa tra i tanti attaccanti di Grosso. Discorso opposto per il Genoa, autore di sole 16 reti nonostante la terza posizione in classifica. Per il grifone infatti il grande unico trascinatore del reparto è Massimo Coda, con ben 6 delle 8 reti segnate dagli attaccanti rossoblu realizzate dal capocannoniere del campionato scorso. Il Cagliari, prossimo avversario del Parma, ha segnato poco come il Genoa, 16 reti anche per i sardi, che però hanno concesso molto di più, ritrovandosi di conseguenza in undicesima posizione. Di queste sono 9 quelle realizzate dagli attaccanti, con Lapadula e Zito che si spartiscono gran parte di queste.

Bari: il reparto offensivo trascina la squadra, soprattutto grazie a Cheddira e Antonucci
L’unica squadra dove la percentuale di reti realizzate dalle punte spicca è il Bari, con il 72% dei gol realizzati dalle punte di mister Mignani. La formazione pugliese è il terzo migliori attacco del campionato con 22 reti, di cui 16 realizzati dalle punte. A fare la differenza sono i 9 gol del capocannoniere del campionato, Walid Cheddira, e i 5 del redivivo Mirco Antenucci, che consentono ai pugliesi di ritrovarsi in quinta posizione a pari punti con il Parma.


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