Ancora Faggiano: "Altre entrate solo dopo le uscite. L'obiettivo è consolidarci e costruire"

Dopo la presentazione dei nuovi arrivi, la palla è passata nuovamente al ds del Parma, Daniele Faggiano, il quale ha risposto ad altre domande che gli sono state poste dai giornalisti presenti in conferenza. Di seguito, le dichiarazioni del direttore sportivo, a partire dagli ultimi acquisti effettuati: "Per quanto riguarda Da Cruz, l'unico neo è che ha queste due giornate di squalifica. Eravamo tanto contenti che non giocasse contro di noi, e invece... Tra l'altro non possiamo più fare ricorso contro la squalifica".

Su Vacca:
"Vacca è un mio pallino, è un giocatore che mi è sempre piaciuto, di qualità e dinamismo. Mi fido molto del mio istinto: a volte posso sbagliare, ma dietro questi tatuaggi ci sono bravi ragazzi. C'erano altre squadre su Vacca, con noi il Foggia si è comportato benissimo. La trattativa per Scaglia era separata da quella di Vacca, non si tratta di uno scambio. Scaglia è andato al Foggia in prestito con diritto di riscatto in caso di Serie A".

Su Gazzola:
"Gazzola può far crescere la squadra a livello mentale, me lo ricordo alla Sambenedettese insieme a Cigarini e Canini, in quella squadra che perse la finale playoff con il Napoli. Gazzola è di qui, ci tiene: non vi posso far leggere i messaggi per una questione di privacy, perché a volte temeva che potesse accadere come con Matri la scorsa estate. Prendo spunto per dire che una trattativa con Matri non c'è mai stata: il Sassuolo non se ne priva".

Su Ciciretti:
"Ciciretti è un sacrificio della società, una mia intuizione, una mia "pazzia", diciamo. Prendere un giocatore per sei mesi non è semplice, lui era a scadenza e a Benevento il suo tempo era scaduto. Essendo noi il Parma, ci abbiamo provato. Fino a questa mattina, anche se c'erano tutte le firme, c'è stato un inserimento di due squadre di Serie A. Il dopo non mi interessa: io l'ho preso per adesso, ho visto un giocatore motivato. Quando l'ho chiamato le prime volte, ho detto a Ceravolo e Vacca di mandargli dei messaggi, per aiutarmi".

Possibilità che possa rimanere, nonostante il Napoli?
"Sinceramente non lo so se è del Napoli: federalmente era un giocatore del Benevento. Poi a scadenza può tesserarsi con chi vuole, per cui non lo so. Io ho visto la voglia del ragazzo, che viene da un po' di inattività, perché si era fatto male il 30 dicembre. Ha tanta voglia, ma andiamo con calma perché il girone di ritorno è lungo, abbiamo parlato con il ragazzo e con l'agente. Sapevamo che non è in formissima. Anche in estate abbiam preso Siligardi e Dezi, che magari non erano in formissima. Gli altri sono arruolabili, mi dispiace per Da Cruz perché mi pesa la sua assenza nelle prossime due gare".

Vacca è un'alternativa a Scozzarella, oppure può fare un altro ruolo?
"Vacca può fare diversi ruoli, può giocare mezzala e fare il playmaker basso. Scozzarella può anche sgonfiarsi, perché corre tanto. Per cui devo cercare di alzare l'asticella: Vacca è un '90 e dobbiamo costruire per il futuro, perché non è detto che si faccia il salto. Ricordiamoci che siamo una neopromossa. Va bene l'entusiasmo, ma cerchiamo di stare tranquilli: un po' mi preoccupa il troppo entusiasmo. Se sono venuto qua è perché c'è un progetto serio, una proprietà importante, i soci parmigiani, i cinesi, PPC: tutti vogliono il bene del Parma e tutti sono tifosi del Parma. Chi è andato via, come Nocciolini, Scaglia, Corapi... per me son tutti figli. E' difficile quando ci sono queste situazioni, perché sono andati via da un ambiente che li ha voluti bene. Faccio fatica ancora oggi a mandargli un messaggio. Un saluto e un abbraccio mi sento sempre di darglieli, perché se sono qui è anche grazie a loro".

Sui movimenti in attacco, l'impressione è che dipende dalle condizioni di Ceravolo:
"Se fossero tutti al 100% saremmo a posto. Calaiò ha delle richieste, ma è un giocatore del Parma. Sul mercato posso essere sempre vigile, ma devo stare attento al budget".

Siligardi è in uscita?
"Qualcuno deve uscire, sia a centrocampo che in attacco che in difesa. Al momento siamo oltre. E c'è anche Frediani in attacco".

L'obiettivo a questo punto qual è?
"L'obiettivo è fare bene, consolidarci, costruire. I giocatori di adesso me li tengo per l'anno prossimo, in qualsiasi categoria. Dobbiamo costruire, senza essere frettolosi. Ciciretti è un acquisto per cercare di salire di livello, ma non è un acquisto per l'anno prossimo. Sono contento se rimane l'anno prossimo, perché vuol dire che abbiamo fatto tutti bene. L'ho preso per sei mesi perché mi è venuto di fare questa operazione. C'era anche il Getafe su di lui, è stato bravo Ciciretti a voler venire, e il Benevento è stato disponibile a darcelo. Il ragazzo era entusiasta di Parma. Quindi lavoriamo per costruire, il fatto di Ciciretti è stato un caso a parte".

Qual è la situazione per il centrocampo?
"Se non esce nessuno, non entra nessuno. Io mi tengo stretti tutti. Può esserci qualche valutazione riguardo il piede del giocatore, ma dobbiamo mantenere il profilo giusto. Se leggo i giornali, sembriamo il Real Madrid".

Il Parma si è rinforzato molto:
"Io sono tranquillissimo, siamo neopromossi. Cerco di fare il meglio per tutti. Tante volte i giornali ci sfruttano".

Da Palermo dicono che il procuratore di Calaiò ha incontrato i rosanero:
"Non lo so. Se si parla con un giocatore che è tesserato con una squadra, si rischia qualcosa... Calaiò è un giocatore del Parma. Se bussano, ne parliamo, ma per ora ce lo teniamo stretto".

A volte ci vuole un po' a ingranare, con tanti innesti a gennaio:
"Rispetto all'anno scorso però l'allenatore è sempre lo stesso. L'anno scorso sono cambiate un po' di cose, ma i vecchi, come Corapi e Nocciolini, ci hanno dato una grossa mano. Certo, è una valutazione che ho fatto anche io. Ci sono delle percentuali che non possiamo calibrare, perché ci sono delle incognite. Io cerco sempre di fare meglio: togliere qualcosa a una squadra è dura. Spesso quello che non si capisce che è tutto un po' un giro, qualcuno entra, e qualcuno esce".