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Manca un bomber ma per i gol tante alternative. Con l'Ascoli tre "prime volte" nella stagione in corso

di Mattia Bottazzi
per Parmalive.com
Daniele Buffa/Image Sport
Daniele Buffa/Image Sport

Il Parma dovrà fare a meno per qualche partita di Emanuele Calaiò, capocannoniere del Parma con all'attivo cinque gol. L'assenza dell'Arciere è un'assenza indubbiamente pesante per mister Roberto D'Aversa che, visto anche l'infortunio di Fabio Ceravolo, nelle prossime partite dovrà inventarsi qualcosa per sostituire l'unica prima punta disponibile, almeno fino a sabato scorso. Tuttavia, anche con Calaiò in campo, i crociati fino ad ora non hanno avuto un vero e proprio attaccante d'aria di rigore, in quanto l'ex Napoli, Genoa e Spezia tra le tante ama muoversi e svariare sul fronte offensivo, servendo assist e palle importanti ai compagni di squadra.

Nelle ultime partite soprattutto, i calciatori che possono segnare e che hanno segnato sono aumentati. Proprio contro l'Ascoli, oltre all'autogol di Lanni propiziato da Roberto Insigne, tre altri elementi hanno segnato per la prima volta nella stagione in corso: Simone Iacoponi, Yves Baraye e Gianni Munari. Tre primi gol importanti per il morale ma anche per le indicazioni che può trarre mister D'Aversa sul fatto che chiunque può segnare da un momento all'altro, dai difensori agli attaccanti.

Se, da una parte gli attaccanti tutto sommato hanno fatto il proprio dovere in fase realizzativa (Insigne tre gol e uno a testa per Di Gaudio e Baraye), così come i difensori (tre gol Lucarelli, due a testa Di Cesare e Gagliolo e uno Iacoponi), qualcosa è mancato nell'apporto dei centrocampisti ed in particolare delle mezzale. Oltre al gol di Barillà a Novara, tra l'altro arrivato su uno schema da calcio piazzato, sono mancati gli inserimenti dei centrocampisti. Munari si è sbloccato, ma ci si sarebbe aspettato qualcosa in più da Jacopo Dezi che, dopo un inizio a livelli altissimi, ha un pò calato il rendimento e non ha segnato ancora nessun gol con la maglia crociata.


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