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Visto dalla Nord - Alla conquista del Penzo

di Aurora Levati
per Parmalive.com
Daniele Buffa/Image Sport
Daniele Buffa/Image Sport

“Sarà questa la partita del riscatto per il Parma?”, mi chiede un supporter gialloblu alla vigilia del match. Questa è una domanda difficile a cui rispondere, perché nelle due partite precedenti abbiamo visto due Parma agli antipodi. Contro il Perugia ci hanno dominato per tutti i 90', mentre con l’Empoli si è vista una squadra aggressiva e con voglia di portare a casa il risultato, anche se purtroppo non è arrivato. Il Venezia è un avversario ostico, come tutte le altre squadre che abbiamo affrontato e che dobbiamo ancora affrontare: fino alla partita con l’Avellino era l’unica squadra rimasta con la porta inviolata, anche se la sua pecca è quella di realizzare poche reti.

Mister D’Aversa decide di fare qualche variazione: fuori Scaglia, Barillà e Siligardi, al loro posto il giovane Germoni, Scavone e Baraye. L’attacco crociato, con il senegalese e l’ex Carpi, dovrebbe riuscire a creare qualche pericolo in più alla difesa veneziana, disponendo di giocatori veloci e con un buon gioco di palla.

Inizia la partita al Penzo. Nei primi minuti è il Venezia che attacca, con Moreo che viene disturbato da Lucarelli, non riuscendo così ad inquadrare la porta. Entrambe le neopromosse iniziano forte, anche se per gran parte dei primi 45’ è una gara equilibrata e anche un po’ noiosa. Il primo tiro in porta dei crociati arriva al 37’ con un cross di Baraye che viene deviato prima dal capitano veneziano Domizzi, poi dal loro portiere Audero. “ Meglio tardi che mai” dicono alcuni. In molti sono preoccupati dal fatto che il nostro attacco crea ancora un po’ troppi pochi pericoli, anche perché i tre davanti ricevono poche palle utili. Finisce in parità questa prima frazione di gara.

La squadra fa ancora troppa fatica ad arrivare in area di rigore e l’unica soluzione è la verticalizzazione per Di Gaudio e Baraye, anche se con poco successo per l’ex Carpi, il quale predilige il gioco palla a terra. Entrambe le squadre non brillano, anche se il Venezia crea qualche pericolo in più alla porta difesa da Frattali. “Calaiò sta più tempo per terra che in piedi. Ma se il fallo non c’è, in cosa spera?” dicono alcuni.

Si ricomincia. È proprio il Parma a battere il calcio d’inizio e a portarsi in attacco con il numero 10. In questa ripresa sembra di vedere una squadra più vivace, ma quando la formazione di casa recupera palla ,crea sempre pericoli. “Con chi du lì andema benone”, dicono diverse tifose. Dopo una serie di angoli per i crociati, arriva al 55’ la rete del vantaggio con Di Cesare: grazie anche ad un bel corner di Scozzarella, il difensore ducale riesce a liberarsi del suo diretto marcatore e a mettere, di testa, il pallone in rete. “Come sempre, Di Cesare è il migliore in campo!”, “Rivogliamo Canini!” dicono ridendo alcuni. C’è una buona reazione del Venezia, che cerca in tutti i modi di rendersi pericoloso. “La lezione non è servita. Cerchiamo, come sempre, di difendere il risultato…”, si sente sugli spalti. Iniziano i cambi in casa Parma: fuori uno stanco Dezi e un vivace Di Gaudio, al loro posto Munari e Mazzocchi, quest'ultimo all'esordio stagionale. “Speriamo che sia migliorato nei ripiegamenti difensivi”, è il commento di alcuni dopo l'entrata in campo del numero 7. È proprio Mazzocchi che riesce a rendersi pericoloso sugli sviluppi di una bella ripartenza architettata da Calaiò e Baraye, il quale serve il neo entrato, con Audero che però riesce ad anticiparlo. Dopo i 4’ di recupero, finisce con la vittoria dei crociati. “Che sofferenza!” dicono alcuni al triplice fischio del direttore di gara.

Sicuramente sono 3 punti che danno morale e serenità allo spogliatoio, ma anche che giovano alla classifica. Come dice Sartre: “La fiducia si guadagna goccia a goccia, ma si perde a litri” e noi abbiamo bisogno di riconquistare fiducia nelle nostre potenzialità, perché le abbiamo. Solo quando saremo coscienti delle nostre capacità potremo “far male” davvero. C’è ancora tanto da lavorare: dall’essere cinici e precisi sotto porta fino a velocizzare la manovra. “Non è possibile dover fare 10 passaggi per superare la nostra metà campo! Si rischia di commettere errori, errori che potrebbero essere fatali.” “Come abbiamo fatto senza Di Cesare fino adesso? Se ci sei Faggiano prepara subito il rinnovo!”, dicono alcuni tifosi. Più andiamo avanti e più questo giocatore si sta facendo amare dalla tifoseria. Per migliorare, c’è bisogno di sfruttare di più la velocità di giocatori come Baraye e Di Gaudio, perché solo così si può riuscire a far male a squadre ben organizzate nel reparto difensivo. Buona prestazione anche di Germoni. che spinge molto sulla fascia. Che dire? Ora ci aspetta al Tardini la Salernitana, reduce dalla vittoria per 2-0 contro lo Spezia. Forza crociati!


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