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CorSport - Palermo, Dionisi: "Passione e non pressione. Brunori? Nessun dubbio, fa parte del progetto". De Sanctis: "Molti rinforzi dalla A"

di Marco Lombardi
per Tuttob.com
Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net
Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

Presentati, ieri, Alessio Dionisi e Morgan De Sanctis, rispettivamente nuovo tecnico e ds del Palermo.

«Passione e non pressione». Con una frase Alessio Dionisi chiarisce come la sua prima volta da allenatore al Sud ed in una piazza calda non solo non lo spaventi ma costituisca la sfida che cercava. Altre notizie emergono dal pomeriggio del Barbera in cui oltre al nuovo tecnico rosa (contratto di 2 anni più opzione per il terzo), viene presentato anche il Ds Morgan De Sanctis. Che subito risolve un paio di interrogativi: «Brunori? Nessun dubbio, fa parte del progetto tecnico del Palermo 24/25». Dunque il centravanti rimane e Dionisi conferma di averci parlato al telefono. Ancora: «Per Segre il rinnovo è questione di dettagli, anche Lucioni e Di Mariano hanno manifestato la volontà di continuare ma la riserva la possono sciogliere solo loro con la voglia e i comportamenti giusti».

Difesa a 4. Un’ora e mezza di dialogo, introdotto dall’ad Gardini ma poi tutto incentrato sul nuovo tandem tecnico rosanero. Dionisi spigliato, pronto alla battuta ma allo stesso tempo preciso nelle indicazioni base. Certezze tattiche? Una sola: la difesa sarà a 4, il resto dipenderà dalla rosa a disposizione, che si modellerà sul mercato: «Il trequartista? – ha risposto l’allenatore – Non ne abbiamo parlato, abbiamo già elementi bravi fra le linee, in genere io non mi identifico con un sistema di gioco ma mi baso sulle qualità dei giocatori. La discesa dalla A? Guardate che la categoria che conosco meglio è la D – ha scherzato Dionisi sul suo curriculum nato dal basso – ho fatto un passo indietro per farne tre in avanti. Palermo è finalmente un’opportunità che prima non mi era mai capitata, è importante poter fare calcio con idee chiare in un progetto ambizioso, e col Cfg alle spalle la parola progetto è credibile; sto già percependo il calore di una piazza che trasmette tanto. Nessun peso, solo uno stimolo, sono curioso anche di misurarmi nelle difficoltà. Non mi piace la frase “il mio calcio”, esiste un’identità che voglio dare alle squadre poi sono io che mi dovrò adeguare all’ambiente. A tutti i tesserati ho fatto una telefonata per presentarmi. Stulac che ho già allenato? L’ho stimolato, è consapevole che può fare di più, deve avere spirito di rivalsa».

De Sanctis. Misurato ma chiaro: «Il Cfg vuole mantenere alto il livello – le parole dell’ex Roma e Salernitana – Bigon? Ha compiti diversi di gestione del gruppo, quindi sono autonomo nelle scelte. Che Palermo nascerà? Vogliamo migliorare la rosa in qualità e fisicità, elementi strutturati con più esplosività e velocità. A Dionisi consegneremo 6-7 giocatori a centrocampo e 6-7 in attacco in modo da sviluppare variabili tattiche, duttili e soprattutto vogliosi di vestire questa maglia. Giocare a Palermo non è come farlo in altri posti e questo va tenuto in considerazione. I portieri saranno 3 o 4, nel settore qualcosa va cambiato, ci sarà Desplanches ma abbiamo in testa scelte più ponderate con equilibri ben distribuiti su cui poi deciderà il mister. Molti rinforzi arriveranno dalla serie A, forse ci vorrà un po’ di tempo in più per battere la concorrenza ma siamo convinti di farcela. E col gruppo City pensiamo anche a profili internazionali».


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