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Dossena: "Con Conte il Napoli ha fatto un salto di qualità importante"

di Antonio Noto
per Tuttonapoli.net
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L'ex calciatore Giuseppe Dossena è uno dei tantissimi ospiti del Premio Fair Play Menarini a Firenze. Questo il suo pensiero ai microfoni di Tmw a cominciare dall'eliminazione dell'Italia all'Europeo: "E' un momento particolare del nostro movimento, ci vogliono idee, lungimiranza, responsabilità e decisioni importanti. Le cose da fare si conoscono".

I settori giovanili italiani sono il problema?
"I club però sono arrivati ai vertici coi giocatori stranieri, quindi dove sta la verità? Basta fare degli accorgimenti, come per esempio portare in Italia gente con un curriculum qualificato, magari con 20 partite in Nazionale".

Come valuta il lavoro di Spalletti?
"Spalletti ha un pedigree importante, ha fatto errori sul piano tecnico e mi ha sorpreso, anche se la qualità non è eccelsa. Non capisco il principio per cui è arrivato a fare questi errori".

Manca grinta alla Nazionale, oltre al talento?
"Il cervello è il primo organo che si affatica... Qualcosa deve essere successo. Basta guardare le immagini, forse si capisce la confusione da dove è partita".

Giusto andare avanti con Gravina e Buffon?
"Non c'è tempo, ma qualcosa bisogna cambiare. Chiacchiere se ne sono sentite tante, se si vuole cambiare le cose si possono fare, altrimenti si continueranno a vedere partite del genere. Siamo a parlare delle stesse cose, la gente forse si è anche stufata".

E' ancora l'Inter la squadra da battere?
"Penso di sì... Il Napoli però con Conte ha fatto un salto di qualità importante anche sul piano delle motivazioni".

Palladino alla Fiorentina?
"Un tecnico molto giovane che ha mostrato qualità, ma gli allenatori vanno misurati giorno per giorno, quello che hai fatto due mesi fa non conta. Il mestiere dell'allenatore è difficilissimo adesso".

Thiago Motta alla Juventus?
"Ha mostrato grandi qualità, ma la maglia della Juventus pesa... Ci sono tante verifiche da fare, sul piano tecnico comunque è bravo. Gli allenatori non vanno lasciati soli, oggi ci deve essere un lavoro mostruoso dietro, la società deve proteggere l'allenatore altrimenti questo farà fatica".

Oggi gli allenatori si lamentano del fatto che non hanno tempo...
"Inutile chiederlo, non c'è. Sono preparati, hanno gli strumenti. Ma ripeto, serve la società alle spalle".


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Sabato 6 Luglio 2024